L'indagine della Squadra Mobile ha portato alla luce diversi casi di abusi da parte dell'uomo nei confronti di più pazienti, le quali hanno raccontato di aver subito abusi di natura sessuale da parte di L.E.A. che, approfittando del rapporto fiduciario medico-paziente e del particolare tipo di tecnica eseguita, le avrebbe palpeggiate nelle parti intime.
Inoltre, nel corso delle perquisizioni eseguite dopo la denuncia di una delle pazienti presso il domicilio e lo studio del professionista, gli agenti avevano rinvenuto e sequestrato anche materiale di natura pedopornografica.
In seguito all'analisi dei telefoni cellulari e dei computer sequestrati, L.E.A. è stato deferito alla Autorità Giudiziaria, oltre che per gli abusi sessuali commessi sulle sue pazienti, anche per i reati di pornografia minorile, detenzione di materiale pedopornografico e adescamento di minore.
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