Brescia, studentessa romana precipita in montagna e muore davanti al fidanzato: «Non sono riuscito ad afferrarla»

Brescia, studentessa romana precipita in montagna e muore davanti al fidanzato: «Non sono riuscito ad afferrarla»
di Alessia Marani
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Lunedì 7 Agosto 2017, 07:43 - Ultimo aggiornamento: 8 Agosto, 13:21

Un volo di 200 metri, giù per uno strapiombo del sentiero numero 1 dell'Adamello, quello della Guerra Bianca che divideva il confine italiano da quello austroungarico, a quota 2100. E' scivolata mentre camminava a passo svelto sotto il temporale al fianco del fidanzato, Margherita Nardone, 24 anni, studentessa di Letteratura a La Sapienza, attrice in erba. Non ha avuto scampo, è morta nell'impatto contro le rocce.

LA FRETTA
L'incidente è avvenuto ieri a mezzogiorno sul Passo Ignaga, in provincia di Brescia, una zona impervia resa ancora più pericolosa dalla pioggia. Persino l'elicottero del soccorso alpino - allertato alle 12.16 - ha avuto difficoltà a raggiungere il luogo per recuperare il corpo. Riuscendoci solo al secondo tentativo, quando il maltempo che sta flagellando il Nord si era un po' attenuato. Nel frattempo i carabinieri di Cevo avevano raggiunto a piedi il sentiero chiamati da un altro ragazzo che era con la coppia. Sotto choc il fidanzato, Lorenzo, 27 anni, di Milano, ma originario di Roma. In serata è stato accompagnato all'ospedale di Redolo dove i medici gli hanno somministrato dei calmanti. «E' volata giù sotto i miei occhi, abbiamo tentato di afferrarla ma non ci siamo riusciti», ha raccontato disperato ai soccorritori del comandante Brunello Bacco. La coppia era insieme da tre anni.
Margherita era arrivata sull'Adamello venerdì. Era una scout e amava la montagna. Mentre il terzetto cercava di attraversare la vallata, è stato colto dal nubifragio, decidendo di accelerare il passo. E forse proprio per la fretta, Margherita è scivolata sul fango ed è stata inghiottita dalla montagna.

IL DOLORE
Abitava al Fleming, aveva frequentato il liceo classico Mameli, le mancavano pochi esmai alla laurea. Per cinque anni si era formata alla scuola di teatro Tutti in scena di Paolo Scotti ai Parioli e ora faceva parte della compagnia Roma nostra, a maggio al teatro Arciliuto aveva recitato in Ventitrè di Giovanni Castellani. Chi la conosce ha solo una parola per ricordarla: «Adorabile». Perché «Margherita era autoironica, generosa (era stata volontaria alla Caritas), piena di iniziative e amante dello sport», racconta un'amica. La famiglia è stata avvisata della tragedia nel pomeriggio. Papà, mamma e il fratello maggiore si sono messi in viaggio per Brescia. La salma è stata messa a disposizione dei familiari per i funerali.