IL FURTO È su un tratto di spiaggia che l'uomo ruba un borsone da mare di una famiglia italiana. Così prende le chiavi dell'Alfa Romeo. Ed ecco che Iviza Seferovic non ha esitazioni: infila le chiavi nell'auto, accende il motore e fugge con il bottino. Nella borsa ci sono anche cellulari e portafogli dei derubati. Il nomade però non pensava che l'Alfa Romeo era protetta con il satellitare. L'auto guidata dal rom viene individuata da una pattuglia a San Basilio, vicino le case popolari. Sono le 11 del mattino. Gli agenti si rendono conto che un eventuale inseguimento potrebbe essere rischioso.
Per questo si avvicinano alla macchina e fanno vedere la paletta dell'alt. L'Alfa Romeo va su di giri e schizza in avanti lungo via di Casale di San Basilio. Agli agenti non resta che inseguirla. A quel punto l'auto rubata segue traiettorie ad alto rischio sfiorando i 150 all'ora nel centro abitato. Sfila veloce lungo via di via Fabriano per poi imboccare contro mano via Corridonia. Un motociclista evita la macchina per un soffio. Il nomade sempre a forte velocità imbocca via Recanati per poi tornare su via Casale di San Basilio come si trovasse su una pista invece che su strade cittadine. Poi imbocca via Castel Romano e arriva al parco di Aguzzano dove abbandona il mezzo e fugge a piedi.
Viene rincorso dagli agenti. Il nomade si gira di scatto e prende a pugni gli investigatori che comunque riescono ad ammanettarlo. Iviza Seferovic aveva anche obbligo di firma ad una caserma dei carabinieri e era soggetto ad espulsione.