Undici colpi in cinque mesi:
presi i “cowboys” delle rapine
Svaligiavano supermercati e fast food

Il materiale sequestrato dalla Polizia
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Martedì 18 Marzo 2014, 13:09 - Ultimo aggiornamento: 15:56

Sono stati definiti "cowboys", per la dimestichezza e spregiudicatezza nell'uso delle armi. Queste le caratteristiche dei due rapinatori arrestati per colpi messi a segno in supermercati, fast food e farmacie. Undici rapine in meno di sei mesi. In un caso il duo ha colpito, il primo febbraio scorso, un Mc Donald's dove era in corso una festa di bambini, puntando anche una pistola contro un minore.

A finire in manette sono stati Massimiliano Leoni, 46 anni, e Giancarlo Orsini, 47 anni. Entrambi pregiudicati romani per reati contro la persona e il patrimonio, dalle verifiche degli investigatori è emerso come avessero una particolare dimestichezza e spregiudicatezza nell'uso delle armi e che fossero assuntori abituali di sostanze stupefacenti. Di qui il nome dell'operazione, definita «cow boys». Non solo, Leoni era anche appena uscito dal carcere dove aveva scontato una pena per fatti analoghi. I due operavano in orari in cui cassa degli esercizi commerciali era piena, armati di pistole vere, con bottini che andavano dai duecento agli ottocento euro per ogni colpo, tranne in un caso in cui il provento fu di seimila euro.

In un episodio il duo ha anche sparato dieci colpi contro la vetrina di un centro scommesse in zona Magliana per assicurarsi la fuga. Insomma, azioni rapide e decise, minacciando il personale dei negozi: in un caso una commessa per il forte choc subito si è licenziata. «Da ottobre a marzo - ha detto il dirigente del commissariato San Paolo, Filiberto Mastrapasqua - hanno commesso almeno undici rapine accertate più altre sette in corso di accertamento di cui due a Fiumicino. Due esercizi commerciali sono stati colpiti due volte».

Il modus operandi era sempre lo stesso: arrivavano con due scooter diversi rubati cui spesso cambiavano targa e colore per passare inosservati; entrati nell'esercizio commerciale con caschi integrali mettevano a segno la rapina veloci e con sicurezza, senza avere problemi a tenere atteggiamenti violenti contro cassieri ed avventori. Gli investigatori sono riusciti a chiudere il cerchio visionando le immagini estrapolate dal sistema a circuito chiuso.

A dare la svolta alle indagini l'ultima rapina messa a segno da Leoni ai danni di un supermercato Conad in via Cardinale York a Monteverde durante la quale è stato esploso un colpo di pistola. Giunti nei pressi dell'abitazione di Leoni, che era già sospettato, gli investigatori lo hanno visto arrivare trafelato, abbandonare lo scooter e andare verso casa. Bloccato e disarmato, è stato trovato in possesso del denaro appena rapinato, nonchè con gli indumenti usati per il colpo (mascherina e guanti).

A casa gli hanno trovato una beretta 9x21 denunciata rubata nel settembre 2013. Dalle successive indagini gli agenti con l'ausilio dei colleghi del commissariato Aurelio sono giunti ad Orsini: dai riscontri sul traffico telefonico sono emersi i contatti tra i due con frequenti telefonate e messaggi.