Arte sacra, opere rubate restituite al Vicariato
torna nelle chiese un tesoro da un milione

Arte sacra, opere rubate restituite al Vicariato torna nelle chiese un tesoro da un milione
3 Minuti di Lettura
Lunedì 14 Ottobre 2013, 19:13 - Ultimo aggiornamento: 20:05

Oltre 60 opere d'arte sacra, trafugate da chiese di Roma e del Lazio, sono state recuperate dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale nel corso di una serie di operazioni. Oggi, alla presenza del ministro Massimo Bray, restituite al Vicario di Roma, Cardinale Agostino Vallino. Dipinti, calici, ostensori, reliquiari, per un valore complessivo di circa un milione di euro, che tornano alla fruizione dei fedeli, mentre una ricerca conferma i luoghi di culto tra i più colpiti dai furti, anche se in calo rispetto agli anni precedenti.

L'attività investigativa, ha detto il generale Mariano Mossa, è stata condotta tra Lazio, Campania e Basilicata e ha riguardato 26 furti, commessi in gran parte tra il 2001 e il 2007 in diverse chiese e basiliche di Roma, cattedrali e abbazie laziali, nonchè in noti negozi d'antiquariato e case d'aste della capitale.

Punto di partenza, ha proseguito, è stata una controversia scaturita per l'eredità di un avvocato romano, che negli anni aveva collezionato un vero e proprio tesoro in opere d'arte, ceduto poi ai suoi eredi. Uno di questi, nel tentativo di venderne una parte, ha richiamato l'interesse dei carabinieri del nucleo tutela.

«Con l'insostituibile ausilio della banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti del Comando - ha detto Mossa - con la fattiva collaborazione della soprintendenza per i Beni storici e artistici di Roma e Lazio e degli Uffici diocesani dei Beni culturali, che fanno capo alla Cei, è stato possibile individuare l'origine furtiva dei beni». Il recupero è stato però ostacolato dall'erede stesso che ha cercato di nascondere gli oggetti d'arte distribuendoli in varie abitazioni e in magazzini. A conclusione delle indagini, oltre alle opere recuperate, sono state denunciate dieci persone per ricettazione, tra cui spicca un commerciante d'arte romano.

Tra le opere riconsegnate al cardinal Vallini figurano il dipinto seicentesco 'Madonna in preghiera' del XVII secolo (copia da Guido Reni), rubato nel 2004 dalla Basilica di Santa Francesca Romana, un altro del XVIII secolo raffigurante 'Madonna con Bambino e S. Giovanni Battistà, trafugato nel 2005 dalla Chiesa di Santa Maria in Vallicella. Raro e molto richiesto dai collezionisti, il 'San Francesco sorretto da due angelì, olio su lastra di onice rubato a Santa Croce in Gerusalemme. Ingente la mole di oggetti liturgici in argento, rame e bellissime dorature, realizzati nel XVII e XVIII secolo, crocifissi in avorio, candelabri.

«Destinate al culto, queste opere d'arte nascono da un'esperienza religiosa - ha sottolineato il cardinal Vallini - dalla fede profonda di chi li realizza e quindi sono patrimonio di tutti». Il Vicario di Roma ha quindi espresso «dispiacere e desolazione» per i furti nelle chiese, che portano a un «impoverimento collettivo». «Questi oggetti d'arte, sottratti al culto - ha aggiunto il ministro - vengono così trasformati in beni di consumo, merce di scambio». A tal proposito è necessario «rafforzare la tutela», ha concluso Bray ricordando che al più presto poterà in Consiglio dei ministri un Ddl delega che rafforzerà la disciplina di questi reati «aumentando il controllo e inasprendo le pene».

© RIPRODUZIONE RISERVATA