Roma, cento alberi crollati in un solo giorno e nessuno controlla le piante

Roma, cento alberi crollati in un solo giorno e nessuno controlla le piante
di Laura Bogliolo
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Venerdì 4 Marzo 2016, 08:05

Oltre cento tra alberi e rami sono caduti ieri. Una settantina due giorni fa. Da domenica sono più di duecento le alberature, tra pini e platani, precipitati. L'emergenza è continua. La programmazione definitiva ancora non c'è. Pioggia, vento, acquazzoni e gli arbusti vengono giù. Ieri ci sono stati interventi dei Vigili del Fuoco un po' in tutta la città, soprattutto nell'VIII e nel IX municipio. Centralino in tilt per i pompieri che ieri, nel tardo pomeriggio, parlavano di 120 interventi e tanti altri ancora in coda. In particolare all'Eur, in viale America è precipitato un pino, un platano è venuto giù invece vicino al laghetto artificiale. A Tor Marancia c'è stato anche un ferito per un pino precipitato che ha travolto quattro vetture. E ancora, sulla via del Mare un altro platano è caduto creando problemi alla viabilità. «Ma molti degli alberi di Roma sono a fine ciclo vita» fanno sapere dall'amministrazione. Tradotto: stanno morendo, hanno più di settanta anni. Sono “anziani” come il pino precipitato ieri su via Laurentina, a Tor San Lorenzo. Già a settembre l'amministrazione comunale ammetteva che mancava un monitoraggio delle alberature della capitale. Gli alberi sono 330 mila, 40 milioni i metri quadrati di verde. In campo, soltanto 250 operatori del Servizio Giardini, dopo che il settore è stato azzerato dall'inchiesta Mafia Capitale. La maggior parte del lavoro infatti lo facevano le cooperative esterne, finite nell'inchiesta.
 

LO STALLO
Da gennaio a giugno dello scorso anno, praticamente nessuno ha curato gli alberi di Roma. Anche nei mesi successivi c'è stato un stallo del servizio. Si attende il mega-bando da 4 milioni di euro che finalmente stabilisce il monitoraggio e l'eventuale abbattimento degli alberi vecchi o malati della città. Ma tutto è fermo. I mesi passano e gli alberi continuano a cadere. Non si parla ancora di un intervento sostanziale. Qualche esempio. A febbraio dello scorso anno una pianta secolare è precipitata a Villa Ada nell'area giochi per i bimbi. Nessun ferito, solo per miracolo. Da una verifica si scoprì che su 300 pini, 40 alberi erano vecchi o malati. Per loro era previsto l'abbattimento. Costo dell'operazione: 150 mila euro. A marzo in via dei Quattro Venti un olmo di venti metri crollò. L'amministrazione pianificò finalmente una verifica delle alberature: dei cento platani, 10 furono abbattuti perché vecchi o malati. Ma gli alberi continuano a uccidere. Gianfranco Bugnini, architetto, schiacciato da una quercia sulla via dei Laghi a marzo dello scorso anno. Gianni Danieli, sulla Colombo, nel 2013. E poi ancora sulla stessa via Daniele Innocenzi, nel 2009. E la lista si allunga.
 
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