Tram in via Nazionale. «Sprecati i soldi del Pnrr»

Laura Corrotti, presidente Commissione Urbanistica della Regione: «Opera sbagliata»

Tram in via Nazionale. «Sprecati i soldi del Pnrr»
di Fernando M. Magliaro e Giampiero Valenza
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Lunedì 6 Novembre 2023, 23:56

Troppi dubbi. Troppe falle. E i tempi sono davvero troppo stretti. Per questo i soldi del tram Tva, il Termini-Vaticano-Aurelio che il Campidoglio avrebbe intenzione di realizzare in pieno Centro, è meglio che vengano dirottati altrove. A proporlo è la consigliera regionale di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Urbanistica della Pisana, Laura Corrotti. «Nel corso di queste settimane, la quantità di rilievi sulla progettazione che tecnici e docenti universitari hanno evidenziato, si unisce alla lunga sequenza di dubbi che esperti di viabilità, sicurezza ed emergenza hanno sottolineato - dice - Limitarsi ad archiviare tutto questo come fosse una specie di allucinazione collettiva è semplicemente miope». C’è una questione di tempi da considerare: il Piano nazionale di ripresa e resilienza non accetta tentennamenti o opere che poi non si sa se e quando saranno concluse. «Considerati i ritardi accumulati sin qui e l’approssimarsi delle scadenze di legge inderogabili per l’utilizzo dei fondi Pnrr, suggerisco di attivarci per aprire un tavolo per la rimodulazione di questi 120 milioni di euro di finanziamento europeo», sottolinea Corrotti. «Abbiamo tempi stretti e Roma non può certo permettersi di perderli - prosegue la presidente della Commissione Urbanistica della Pisana - Come Regione Lazio siamo pronti a collaborare per trovare una rapida soluzione, che sia utile alla città e condivisa con i cittadini: è controproducente avviare opere di questo tipo col solo obiettivo di accaparrarsi fondi senza però tenere in considerazione le molteplici interferenze che andrebbero successivamente a creare nella quotidianità».

L’OPERA

Al centro del dibattito c’è ancora il contestatissimo progetto del Campidoglio - ormai ridotto a ragion d’essere della lobby filotranviaria e del suo contiguo circolo di pseudoambientalisti tanto cari a un certo mondo di sinistra - Nel piano del Comune, vecchio di un trentennio (è un’idea partorita per il Giubileo del 2000), dovrebbero essere realizzati 8,9 chilometri di binari: 8,2 fra Termini e Giureconsulti, più 770 metri per la diramazione per il Vaticano. Costo totale preventivato: 294 milioni di euro, 120 a carico del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Pnrr e 174 “accantonati” dal ministero dei Trasporti. In caso di sforamento della cifra, i costi extra sarebbero a carico delle casse del Campidoglio. Lungo questi quasi 9 km di binari, a parte i tre capolinea, dovrebbero essere 18 (o 19, dipende da quale documento si consulta) fermate. Il Comune calcola di avviare la parte di cantiere, da Termini a piazza Venezia, finanziata dai 120 milioni del Pnrr, ad aprile 2024, sospendere questa lavorazione (non specificando come saranno lasciate le strade) a novembre 2024 per non disturbare i pellegrini dell’Anno Santo. Finito il quale, a gennaio 2026, riaprirlo e concludere questa prima tratta, meno di un chilometro e mezzo, a giugno 2026: tempistiche il cui rispetto inderogabilmente fissato dalla legge è essenziale per usare i soldi del Pnrr.

Finita questa parte fino a piazza Venezia, poi (con fondi che il Ministero dei Trasporti dovrà trasferire effettivamente a Roma), si aprirebbe la tratta successiva - Venezia/Risorgimento e Venezia/Giureconsulti - con il generico obiettivo di avere la linea completa a marzo 2028. 

TUTTI I CONTRARI

Il contestatissimo progetto è avversato da residenti, commercianti e albergatori. Che si accompagnano a una lunghissima serie di “no” da parte di tecnici di diverse discipline: ingegneri dei trasporti, ingegneri acustici, ingegneri civili, urbanisti come il presidente della sezione Lazio dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, Paolo Colarossi. Poi, archeologi e storici. E, ancora: sindacati della polizia di Stato, dei vigili urbani, dei vigili del fuoco, dei tassisti, degli operatori sanitari. Più le personalità: l’ex sindaco di Roma, Francesco Rutelli; l’ex assessore all’Urbanistica della Giunta Veltroni, Roberto Morassut; l’ex consigliere comunale e deputato di Verdi e SeL, Paolo Cento; l’ex comandante generale dei vigili urbani, Antonio Di Maggio e l’ex vicecomandante del I Gruppo Centro Storico, Gianfranco Barba; l’ex comandante dei vigili del fuoco di Roma e Provincia, Luigi Abate; il presidente nazionale del Sis 118, Mario Balzanelli; il segretario regionale dei Medici d’Urgenza e Emergenza (Simeu), Giulio Maria Ricciuto; e il segretario generale del Sindacato Medici italiani, Paola Onotri. 
 

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