Roma, i residenti contro il tram di via Nazionale: «Pericolo crepe nelle case»

Roma, i residenti contro il tram di via Nazionale: «Pericolo crepe nelle case»
di Fernando M. Magliaro
4 Minuti di Lettura
Domenica 12 Novembre 2023, 00:23

«Nel nostro palazzo, prima che arrivasse la sostituzione dei sampietrini con l’asfalto, le vibrazioni da traffico erano pesantissime. Tanto che abbiamo dovuto far fare, a spese nostre, una serie di lavori sulle fondazioni e negli scantinati per “l’incatenamento”». Carmela abita in via Nazionale sopra il supermercato Tigre. Ed è decisamente preoccupata dal progetto del tram Tva.

Il tram Termini-Vaticano, il parroco Don Elio Lops: «Allarme per la Basilica di San Vitale»

Con lei, anche l’ex prefetto di Roma, Emilio Del Mese, che dice: «ai problemi di mobilità dei mezzi di emergenza che potrebbero rimanere bloccati nel caso un tram rimanesse immobilizzato su via Nazionale; a quelli delle ambulanze; al problema di un cantiere che distruggerebbe quel che resta del commercio, si sommano le preoccupazioni per la stabilità degli edifici che soffrivano già con i sampietrini e che con il Termini-Vaticano-Aurelio tornerebbero a risentire delle vibrazioni».

L’OPERA

Al centro delle polemiche c’è ancora il progetto del tram da Termini (palazzo Massimo) al Vaticano (piazza Risorgimento) e all’Aurelio (piazza Giureconsulti), la cosiddetta Tva, opera di bandiera della lobby pro tram e del collaterale mondo di pseudo ambientalisti tanto cari a una certa sinistra.

Nel cronoprogramma del Campidoglio, i cantieri dovrebbero essere aperti ad aprile 2024 e l’opera pronta nella primavera 2028. In 47 mesi di lavorazioni - con la sospensione durante l’Anno Santo senza però che nessuno sia stato in grado di specificare in cosa di tradurrà all’atto pratico la “sospensione del cantiere” e, quindi come saranno lasciate le strade durante il Giubileo, se sventrate, coperte, rifatte - verranno spesi, almeno nelle previsioni del Comune, 297 milioni di euro, 120 da fondi Pnrr e 174 da stanziamenti accantonati dal ministero dei Trasporti, per creare i tre capolinea e 18 (o 19, dipende da quale documento si consulti) fermate per un totale di 8,9 km di doppio binario, 8,2 fra Termini e Giureconsulti e 770 metri per la diramazione Vaticano.

TUTTI I CONTRARI

Contro quest’opera si sono schierati i residenti, i commercianti e gli albergatori del centro. Poi, associazioni ambientaliste, di ciclisti e di motociclisti, e di tutela degli utenti del trasporto pubblico. Sindacati di polizia di Stato, vigili urbani, pompieri, operatori sanitari, Ama, taxi. 
Poi tecnici e personalità: l’ex sindaco di Roma, Francesco Rutelli; l’ex assessore all’Urbanistica della Giunta Veltroni, Roberto Morassut; l’ex consigliere comunale e deputato di Verdi e SeL e voce storica dell’ambientalismo romano, Paolo Cento; per i vigili urbani sia l’ex comandante generale, Antonio Di Maggio, che l’ex vicecomandante del Gruppo Centro Storico, Gianfranco Barba; l’ex comandante dei pompieri di Roma e provincia, Luigi Abate; il presidente nazionale di Sis 118, Mario Balzanelli; il segretario regionale della Società di Medicina d’Urgenza (Simeu), Giulio Maria Ricciuto; il segretario nazionale del Sindacato Medici italiani, Paola Onotri. 
Storici, archeologi, docenti di diversi atenei italiani di ingegneria dei Trasporti, ingegneria acustica e ingegneria civile; componenti del Consiglio superiore dei Lavori pubblici. 
E, da ultimo, il parroco della Basilica di San Vitale a via Nazionale, il più antico edificio di culto di Roma, don Elio Lops che ha espresso «grandissima preoccupazione» per la stabilità della chiesa del III secolo dopo Cristi nel caso venisse davvero creata la Tva.

«RETI PER I PAVIMENTI»

«Io abito al 172 di via Nazionale. Qui, prima che togliessero i sampietrini vibrava tutto. Tanto che abbiamo dovuto far rifare i pavimenti con delle reti di contenimento. Ora col tram ricominciamo da capo», dice Marisa. Le fa eco Merina: «Abbiamo benedetto quando tolsero i sampietrini. Ora se rimettono il tram torniamo a ballare. Senza considerare che sarebbe l’ennesimo cantiere in pochi anni su questa strada disgraziata».

© RIPRODUZIONE RISERVATA