Lavori in ritardo? C’è chi non si lamenta. Anzi: «Per noi quando tornerà in servizio il tram 8 ricomincerà l’incubo», dicono i residenti di largo Arenula e vicolo dei Falegnami: a ridosso della curva della linea tranviaria che, all’altezza di Torre Argentina, svolta verso via Florida e il capolinea di piazza Venezia. Gli stessi che, tre anni fa, hanno chiesto all’Arpa Lazio di rilevare le vibrazioni e il rumore provocato dal passaggio dei mezzi su rotaie. E l’agenzia regionale ha dato ragione ai condomini della zona: «La soglia di percettibilità delle vibrazioni è stata superata sempre e nettamente a ogni transito di tram», si leggeva nel documento, allora firmato dai dirigenti Maila Strappini e Tommaso Aureli. «I fenomeni vibratori - scrivono i tecnici nella relazione allegata - sono percepiti dai residenti dalla mobilità del pavimento, delle pareti e componenti dell’arredo».
I NODI
Insomma, il problema esiste, nonostante i lavori di manutenzione straordinaria eseguiti un anno prima sui binari in via Arenula e viale Trastevere.
I LAVORI
A regalare un periodo di relativa tranquillità agli abitanti di via Arenula e dintorni, paradossalmente, sono arrivati gli interminabili cantieri per il rifacimento della linea 8, con la sostituzione integrale dei binari: iniziati il 4 luglio dello scorso anno, i lavori avrebbero dovuto causare lo stop ai tram per sei mesi. Invece, della riapertura al servizio regolare non se ne parlerà prima della fine dell’estate: il cronoprogramma è stato rallentato dalle difficoltà riscontrate nel fare arrivare i materiali necessari per la sostituzione di rotaie, traverse, deviatori e scambi. Ma da queste parti, come detto, non si strappano i capelli per i ritardi accumulati dall’intervento. «Quando riprenderanno a circolare i tram sarà di nuovo un inferno - sottolinea Vittoria, impiegata in un ufficio di via Arenula - Anche i lavori eseguiti in passato non hanno migliorato la situazione: il problema non sono tanto i binari quanto le vibrazioni causate dal peso di questi mezzi sul fondo stradale». I residenti chiederanno a Campidoglio e Atac di tornare a limitare la velocità dei tram a passo d’uomo. A costo di rivolgersi di nuovo all’Arpa Lazio, per far certificare i livelli delle vibrazioni - che vengono chiaramente percepite nei palazzi a ridosso dei binari, mettendone anche a rischio la staticità - e dei rumori avvertiti da chi vive in questa strada.