Roma, l'incubo delle donne sole: l'imbrattatore maniaco. L’uomo che lancia le feci nelle auto (già denunciato per molestie)

Il maniaco è stato appena identificato: è italiano, ha 52 anni

Roma, l'incubo delle donne sole: l'imbrattatore maniaco. L’uomo che lancia le feci nelle auto (già denunciato per molestie)
di Camilla Mozzetti
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Giovedì 14 Settembre 2023, 09:07 - Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 08:36

«Attenti cattivissimi perché è arrivato Shpalman» cantavano Elio e le storie tese. Personaggio frutto della fantasia che si aggirava per le strade di una fantomatica città colorando di «marron il viso dei farabutti». Quel personaggio non è rimasto però "rinchiuso" solo dentro a una canzone. Qualcuno, in carne ed ossa, arrestato già dai carabinieri in flagranza per aver palpeggiato una donna nel gennaio del 2013 a Testaccio, ha emulato pedissequamente le sue "gesta" lanciando sacchi di feci dentro a delle auto di donne. È un italiano A. G., classe 1971, denunciato già per imbrattamento e molestie alle persone nel 2012 e poi ancora due volte nel 2021 e nel 2022. È lo stesso che da ultimo è tornato a colpire? Chi è riuscito a vederlo, permettendo poi alle forze dell'ordine di identificarlo, parla di un uomo che entra in azione con il capo coperto da un cappellino con visiera. Non lancia palle da baseball però ma feci, probabilmente umane, e i suoi bersagli prediletti sono proprio le donne.

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IL MODUS OPERANDI

Gli episodi, corredati da foto, sono datati nel tempo anche se a "intermittenza".

Uno degli ultimi casi risale al maggio scorso. La sua tecnica è particolare: prende di mira delle giovani o delle comitive solo al femminile, le segue di sera, aspetta che il gruppo o la coppia di amiche raggiunga l'auto per tornarsene a casa e con precisione e velocità lancia negli abitacoli dei fagotti - di carta quasi sempre - che avvolgono per l'appunto le feci. Poi, prima ancora che le sventurate possano rendersene conto si dilegua senza lasciare tracce. Alla vittime l'amara scoperta, una volta che salgono in auto e si siedono sui sedili: il tanfo diventa insopportabile e la macchina, così come i vestiti, vanno subito lavati. Ma perché lo fa?

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LE VITTIME

Tra le più recenti vittime c'è Chiara che è stata "colpita" il maggio scorso al termine di una serata trascorsa con le amiche per un addio al nubilato. Racconta oggi la giovane: «Era la notte tra il 13 e il 14 maggio scorso, con delle amiche eravamo uscite per festeggiarne una che si sarebbe poi sposata di lì a qualche settimana. Avevamo lasciato l'auto nel parcheggio di via dell'Arco di Travertino e poi avevamo preso un Uber per dirigerci in Centro». L'auto era stata lasciata in sosta correttamente: nessun posto invalidi, nessun parcheggio "improvvisato". «Quando siamo tornate a prenderla - prosegue la giovane - era molto tardi e avevamo notato che dietro di noi c'era un uomo che si faceva sempre più vicino al che ho detto a una mia amica, mentre salivamo in macchina, di controllare se avesse la borsa o se mancasse qualcosa perché temevano che ci avesse rubato qualcosa. A quel punto siamo salite e sul sedile posteriore ci siamo accorte di questo fagotto con delle feci, non le dico la puzza». Casualmente, stando al racconto di una ragazza, quella sera passò pochi minuti dopo una volante della polizia. «L'abbiamo fermata dicendo cosa era accaduto non sembravano sorpresi dal fatto - conclude Chiara - ma è finita così ora vedo dai social che ci sono altre vittime». Come Angela - la chiameremo così perché chiede l'anonimato - studentessa universitaria di 27 anni, "colpita" anche lei da "Shpalman" una notte dell'ottobre 2021 in via del Gazometro, altro quadrante della Capitale. «Ero con una mia amica non ci siamo accorte di nulla, ma quando siamo salite in auto è stato inevitabile: la mia amica ci si è seduta sopra, ho segnalato la cosa ma purtroppo mi è stato detto che non essendoci danni al veicolo e non avendo noi visto o subito alcunché non si poteva fare nulla».
«Non credere che a Shpalman gli puoi dire tipo: "Adesso basta"» perché lui non si ferma, continuavano nel brano Elio e le storie tese. È il caso di dire che il suo omologo reale abbia seguito alla lettera il testo, senza nessuna "sbavatura". Dal 2018 ad oggi: più di venti sono state le segnalazioni. Le denunce accertate al momento sono quattro e vanno da Ciampino al Centro.
 

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