Lei ha denunciato di essere stata sequestrata e violentata per ore. Loro hanno respinto le accuse: «Siamo innocenti non abbiamo fatto niente», ha detto in aula Barry Soulaymane; «non ho mai usato la forza contro una donna», gli ha fatto eco Sankareh Ousman. Giustificazioni che hanno convinto i giudici: i due uomini, di origine africana, rispettivamente di 37 e 26 anni, erano stati accusati di violenza sessuale, lesioni personali, rapina e sequestro di persona nei confronti di una 55enne, ma ieri sono stati assolti dal Tribunale di Roma. I fatti risalgono al 23 dicembre 2021.
LA DENUNCIA
Era stata la donna a raccontare l'accaduto una volta portata in ospedale: 24 ore di violenze subite nel parco del Torrione, quartiere Pigneto, dove si era recata per acquistare droga.
I dubbi sono iniziati a sorgere quando in aula si è seduto sul banco dei testimoni un uomo che era sul luogo delle presunte violenze: aveva di non avere assistito ad abusi, che i due imputati e la donna erano lì per consumare stupefacenti insieme e che era stato lui a chiamare il cugino della donna per dirgli che lei stava male e che doveva andare a riprenderla. La testimonianza del parente della donna non è però mai arrivata in aula: è sempre risultato irreperibile. Le relazioni della polizia scientifica hanno poi escluso la presenza di profili genetici sul corpo e sugli indumenti della vittima: non ci sono tracce di Dna che provino che ci sia stata effettivamente una violenza sessuale. «Vista la sensibilità delle attuali analisi di genetica forense è altamente improbabile non trovare tracce sul corpo della vittima», ha detto il consulente della difesa in aula.
LE DICHIARAZIONI
Gli imputati, già sentiti nel corso di udienze precedenti, hanno voluto rilasciare ulteriori dichiarazioni prima della sentenza. Hanno ribadito la propria innocenza: «Non facciamo queste cose, quando siamo arrivati l'abbiamo trovata che dormiva, poi si è svegliata e ha parlato con noi. Lei ha venduto il cellulare a Soulaymane a 40 Euro in cambio di droga, non l'abbiamo rubato. Stavamo fumando cocaina insieme», ha detto Ousman. «Non abbiamo compiuto nessuna violenza. Non ho mai usato la forza con una donna. Questa per noi è una disgrazia», ha aggiunto. Due anni e sei mesi di reclusione e 800 euro di pena pecuniaria, era stata la richiesta di pena della pm Eleonora Fini. Ma i giudici hanno deciso per l'assoluzione dalla contestazione di stupro con la formula «perché il fatto non sussiste». Barry è stato invece condannato a un anno, 8 mesi e 5mila euro di multa per la cessione di stupefacente. Per entrambi è stata disposta l'immediata scarcerazione.