Cumuli di rifiuti maleodoranti e di sterpaglie, un’auto abbandonata vandalizzata e perfino una carcassa di pecora in avanzato stato di decomposizione. È così che si presenta il parcheggio della stazione di Grottarossa, una vasta area in completo stato di abbandono, ogni giorno frequentata dagli utenti della linea ferroviaria Roma-Viterbo ma, soprattutto, da decine e decine di autisti dell’Atac diretti allo stabilimento aziendale di Roma nord. Oltre al danno la beffa: la carcassa di pecora è stata abbandonata proprio di fronte all’ingresso dell’area archeologica di Grottarossa.
Una zona che, come recita il cartello, dovrebbe essere videosorvegliata «ma qui tutto sembra tranne che controllato, - racconta Luca, 45 anni, autista dell’Atac da 17 anni - tre anni fa mi hanno anche rubato lo stereo della macchina sfondando il finestrino.
«Purtroppo – prosegue – non è un caso isolato. Un’analoga situazione, se non peggiore, l’ho riscontrata a via Tiberina, nei pressi dell’ex metrò Agricolo. A poche decine di metri l’una dall’altra sorgono numerose discariche a cielo aperto. La cosa grave è che alcuni cittadini sostengono che nei sacchi neri abbandonati e maleodoranti ci siano carcasse di animali smaltite in modo illegale. Per questo – conclude – ho chiesto un intervento urgentissimo agli uffici competenti affinché vengano rimossi prima possibile. Il rischio non è solo ambientale ma anche sanitario».
Rifiuti e pulizia di Roma, la bocciatura dei cittadini: «Il servizio è insufficiente»