Roma, si apposta dietro una siepe e tenta di dare fuoco alla ex: bloccato da un automobilista. E la donna si salva

Agguato premeditato, l'uomo ha gettato benzina sulla donna: poi l'arresto

Roma, si apposta dietro una siepe e tenta di dare fuoco alla ex: bloccato da un automobilista
di Alessia Marani
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Domenica 18 Giugno 2023, 10:08 - Ultimo aggiornamento: 10:13

Era pronto a darle fuoco. L'aveva già cosparsa di benzina e la rincorreva per la strada stringendo in mano i fiammiferi per accenderla come una torcia umana. La terribile scena è avvenuta la mattina del 24 maggio a Selva Nera, nel XIV Municipio, in strada e davanti a testimoni. L'aggressore si era appostato dietro a una siepe ed è sbucato fuori all'improvviso. Non appena ha visto la giovane donna, la sua ex, le ha lanciato addosso il liquido infiammabile. Non accettava la fine della loro relazione e aveva premeditato l'agguato. Provvidenziale il passaggio di un automobilista che è intervenuto impedendo il peggio: ha puntato la vettura contro l'uomo, poi è sceso dall'abitacolo mettendolo in fuga. L'ucraino si è dileguato scappando in mezzo ai campi. Ma non è riuscito nell'intento di sfuggire alla polizia.

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LE RICERCHE

Il giorno dopo è stato rintracciato e arrestato dagli investigatori della IV Sezione della Squadra Mobile, specializzata nel contrasto dei reati di violenza di genere, a Salerno dove aveva trovato rifugio presso alcuni connazionali. Aveva preso un treno in direzione Sud, ma la sua latitanza è stata molto breve. Per lui è stato disposto il fermo di indiziato di delitto.
La sua ex compagna era arrivata in Italia da pochi mesi, costretta a lasciare il suo Paese dopo l'esplosione del conflitto russo-ucraino. A Roma aveva conosciuto il connazionale iniziando una relazione. Ma subito si era resa conto di quanto fosse violento e manesco e aveva così deciso di mettere la parola fine una volta per tutte alla loro storia. Di qui la violenta e drammatica reazione del trentanovenne che ha finito per meditare una tremenda vendetta.
Sarebbe arrivato fino in fondo, se l'automobilista non fosse intervenuto, rimanendo anche sul posto a soccorrere la donna fino all'arrivo degli agenti.

Sotto choc la vittima: «Stavo andando al lavoro, ero appena uscita di casa e quel violento mi stava aspettando. Un incubo». Quando, dopo essersi fatta anche una doccia, la donna è stata accompagnata in Questura per essere presa a verbale, la sua pelle ancora odorava di benzina.

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UCCISE UNA TRANS

Non è l'unica ad avere rischiato la vita. «O sei mia o non sarai di nessun altro», ripeteva alla sua ex un italiano di 37 anni, uscito dal carcere appena un anno fa per l'omicidio di una trans, uccisa a coltellate. L'attuale compagna era finita in una spirale di violenza e dopo l'ennesimo episodio di maltrattamento lo ha denunciato. Il 6 giugno, infatti, sempre la Squadra Mobile, ha dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'uomo, poiché gravemente indiziato del reato di atti persecutori e lesioni in danno della compagna, in quanto, per futili motivi di gelosia e sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, aveva posto in atto nei suoi confronti gravi violenze fisiche e verbali, minacciandola per evitare che ponesse fine alla relazione sentimentale.
A seguito dell'ennesima aggressione, avvenuta in strada e in pieno giorno, gli investigatori, dopo avere ricostruito l'inferno vissuto dalla donna che ormai temeva per la propria incolumità fisica e dei familiari, i poliziotti lo hanno arrestato. Adesso è di nuovo dietro le sbarre.
 

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