Post sisma: nasce il Comitato
dei sindaci del cratere per ridare
una speranza ai territori

Post sisma: nasce il Comitato dei sindaci del cratere per ridare una speranza ai territori
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Venerdì 22 Febbraio 2019, 18:54
RIETI - Dopo l'incontro tenutosi a Camerino il 19 gennaio scorso e dopo un percorso di confronto e condivisione con tra tutti i sindaci del cratere sui problemi della ricostruzione, circa 70 sindaci si sono riconosciuti nell’obiettivo comune di voler tutelare e difendere il diritto naturale alla sopravvivenza dei loro territori e delle comunità che li popolano, e renderanno concreto il loro impegno unendosi in un “Comitato dei Sindaci”.

Il Comitato si riunirà il giorno 27 febbraio 2019, alle 10, presso il Crowne Plaza Rome – St. Peter’s (Via Aurelia Antica 415, Roma) quando si terrà l'assemblea costituente del Comitato e la nomina dei suoi rappresentanti.

Ad annunciarlo è stato il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui che, dopo le dimissioni da coordinatore Anci dei sindaci del cratere. «Al termine dell'assemblea, presso la stessa struttura, avverrà un incontro con la stampa», ha poi detto il sindaco.

Il “Comitato dei Sindaci” del sisma nasce come soggetto aggregativo fuori da qualsiasi logica di politica di bandiera, ma ha il solo scopo di unire i primi cittadini dei Comuni colpiti verso una unità di intenti basata sulla condivisione di problemi comuni e soprattutto di proposte concrete per una ‘emergenza centro Italia’ che non può essere più taciuta, e si pone come serio e fattivo collaboratore delle Istituzioni per accelerare il processo di ricostruzione dei territori.

«Solo una fattiva e continuativa collaborazione - chiude Pasqui - tra i sindaci, il Governo e la struttura commissariale potrà ridare fiducia a territori che oggi vivono senza un futuro, futuro che non può essere immaginato senza il coinvolgimento costante degli Enti locali colpiti. Unisce questi sindaci la voglia di progettare il futuro dei giovani e dei bambini che crescono “qui e ora” per costruire per loro un “qui nel futuro”, nel futuro dei borghi del centro Italia, dove vogliono continuare a vivere le nostre comunità».
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