RIETI - «Ogni volta che si avvicina l’approvazione del bilancio della Sabina universitas, sembra che tutti premano per farne parte, salvo scomparire subito dopo, quando le parole lasciano il posto alla realtà». È quanto scrive in una nota il presidente della Fondazione Varrone (socio di maggioranza), Antonio D’Onofrio. Che parla anche dell’annuncio fatto, in conferenza stampa, dal primo cittadino e dal vicesindaco Sinibaldi in merito al pagamento di quasi tutti i debiti che il Comune aveva nei confronti del consorzio societario: «È finalmente realtà la remissione da parte dell’amministrazione Cicchetti del grosso debito che gravava sul Comune per il mancato pagamento delle quote consortili e questo è un bene».
E poi chiama in causa l’inquilino di Palazzo d’Oltrevelino: «Il presidente della Provincia Mariano Calisse preso dall'entusiasmo parla di “ingresso di nuovi soci e di ampliamento delle quote partecipative”.
Il presidente della Fondazione Varrone ritorna a parlare dei conti del polo universitario. «Il sindaco Antonio Cicchetti e il vicesindaco Daniele Sinibaldi – sottolinea – insistono sul tasto della trasparenza, del taglio dei costi di gestione e sul possibile cambio dell’assetto societario della Sabina universitas. È esattamente quello che la Fondazione chiede in tutte le sedi da almeno 3 anni, da ultimo sollecitando una due diligence sui conti del consorzio che i soci in sede di assemblea hanno avallato ma che stiamo ancora aspettando».
E infine comunica le dimissioni dal cda della Sabina universitas del loro consigliere di riferimento, Benedetto Baroni: «È per amore di trasparenza che due anni fa non abbiamo nominato un nuovo presidente del consorzio e tre settimane fa il consigliere espresso dalla Fondazione si è dimesso dal consiglio di amministrazione. Se trasparenza deve essere che lo sia fino in fondo: solo così, definito il passato e sistemato il presente, potremo passare a investire sul futuro dell’esperienza universitaria in città».