Rieti-Torano, aprono tre chilometri
ma c'è un esposto sul tracciato

Rieti-Torano
di Alessandra Lancia
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Giovedì 28 Gennaio 2016, 07:44 - Ultimo aggiornamento: 13:32
RIETI - Taglio del nastro con il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, oggi alle 14 per il tratto Grotti-Ville Grotti, che aggiunge altri 3 chilometri di comoda superstrada all’eterna Rieti-Torano togliendone, qualcuno in più alla Salto Cicolana. L’innesto, per chi viene da Rieti, non è dei più felici, anzi. L’imperativo della Provincia era quello di avvicinarsi quanto più possibile a Ponte Figoreto, ma ancora non è chiaro chi porterà avanti i lavori e, soprattutto, come verrà sciolto il successivo nodo di Casette. «Giovedì verrà il presidente Zingaretti a inaugurare la strada e farà chiarezza su tutti questi aspetti», ha detto lunedì l’assessore regionale Fabio Refrigeri.

GLI OSTACOLI
Ce ne sarà bisogno, visto lo scontro accesso «sull’ultimo miglio» che corre verso Rieti e le polemiche sul «tracciato delle rotatorie» promosso dalla Provincia, ma duramente avversato dal comitato Pro-Casette, favorevole invece alla variante per Cardito proposta dal Comune di Cittaducale. Un braccio di ferro politico-amministrativo che si trascina da anni e al quale ora si aggiunge anche un capitolo giudiziario: alla Procura della Repubblica c’è infatti da alcuni mesi un dettagliato esposto del movimento Rieti Viva, che chiede di verificare se nell’azione della Provincia - che con delibera dell’allora commissario Giancarlo Felici, il 21 agosto 2014 approvò il cosiddetto «progetto delle rotatorie» - vi siano state violazioni e forzature procedurali, anche alla luce di «rilievi e ipotesi alternative», avanzate sia dal Comune di Cittaducale che dal comitato Pro Casette. Rieti Viva contesta tutti i passaggi che hanno caratterizzato la vicenda, dalla scelta del tracciato fatta senza mai considerare realmente altre ipotesi alternative, al sostanziale «silenziamento» del parere contrario del consiglio comunale di Rieti espresso a fine 2011 fino al balletto delle varianti. Il tracciato T2 - a lungo considerato intoccabile - è «variato» poi in T4 (quello delle rotatorie), omettendo di rivelare la bocciatura del Mibac e arrivando ad un «aggiornamento» considerato peggiorativo per impatto ambientale e per il rischio di vedere l’infrastruttura declassata a semplice strada urbana. Alla Provincia, Rieti Viva rimprovera anche di non aver mai realmente preso in considerazione la proposta avanzata dal Comune di Cittaducale e attenta sia alle esigenze del Nucleo industriale che della stessa frazione di Casette. Ma il punto dirimente dell’esposto è laddove si analizzano i «danni collaterali» derivanti dalla scelta dei tracciati cari alla Provincia. «Il T2 poi variato in T4 non solo attraversa l’abitato di Casette frammentando la micro economia agricola dell’area, ma comporta un grave danno relativo alle modalità tecniche di realizzazione dell’opera per via dei 260 mila metri cubi di materiale necessari per realizzare il tratto in rilevato». E’ il passaggio su cui si sono sempre concentrate le attenzioni degli oppositori al progetto, e sul quale ora si chiede alla Procura di fare chiarezza. Se poi oggi vuole cominciare a farlo la politica...
 
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