Rieti, tentata violenza sessuale: tre assoluzioni

Tribunale di Rieti
di Emanuele Faraone
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Mercoledì 22 Dicembre 2021, 00:10

RIETI - Pesante l’accusa contestata in concorso tra loro: tentata violenza sessuale di gruppo nei confronti di una loro connazionale da poco tempo a Rieti. Sono stati assolti i tre giovani romeni accusati di un tentativo di abuso sessuale ai danni di una donna romena domiciliata nel centro storico cittadino, in via Cintia. Per i due fratelli, D.V.B. di 32 anni e il 29enne S.I.B. (difesi di fiducia dagli avvocati Marco Arcangeli e Anna Cecilia Pariboni) c’è stato il proscioglimento da ogni accusa da parte del giudice, in sede di udienza preliminare, con sentenza di «non luogo a procedere», mentre il terzo romeno - il coetaneo J.F. (assistito dal legale Michele Serafini del foro di Rieti), giudicato con il rito alternativo del giudizio abbreviato, è stato assolto «perchè il fatto non sussiste».

La vicenda
I fatti risalgono al 2018, quando uno dei tre (D.V.B.) si era rivolto alla connazionale, da poco tempo nel capoluogo sabino.

La romena era stata infatti contattata al fine di accordare con lei un appuntamento nell’appartamento di via Cintia - occupato da poche settimane - per consumare un rapporto sessuale a pagamento. L’uomo, una volta nell’abitazione della donna - dove erano presenti anche una sua amica e un altro connazionale - si era appartato ed aveva iniziato ad avere i primi contatti intimi con lei, quando improvvisamente qualcuno (mai processualmente individuato con certezza) avrebbe aperto la porta d’ingresso della casa dalla quale avrebbero poi fatto irruzione i due romeni (J.F. e S.I.B.) per portarsi all’interno dell’abitazione. I due si sono però sempre dichiarati estranei alla vicenda, affermando di non avere mai usato alcuna violenza nei confronti della ragazza e di trovarsi nelle immediate vicinanze dell’edificio in quanto si erano intrattenuti presso un’attività commerciale in prossimità dello stabile. Ma è a questo punto - secondo quanto riferito dalla ragazza agli inquirenti e agli agenti della Squadra volante della Questura di Rieti, intervenuti nell’immediatezza dei fatti - che si sarebbe compiuto il tentativo di violenza sessuale a tre, poi non consumato grazie alla reazione della donna e a causa di una zuffa subito scoppiata tra gli uomini presenti all’interno dell’abitazione mentre la giovane romena, urlando, era intanto scesa in strada seminuda, richiamando su di sé l’attenzione dei passanti e dei residenti della zona, fino all’arrivo delle pattuglie della polizia, con gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico che avevano riportato l’ordine e, successivamente, avevano individuato i responsabili della presunta aggressione a sfondo sessuale e della rissa.

L'esito
I tre erano stati quindi deferiti all’autorità giudiziaria (pubblico ministero titolare del fascicolo Tommaso Giovannetti). Ora, a distanza di circa tre anni dalla vicenda, la “triplice assoluzione” nei confronti degli indagati da parte del tribunale di Rieti che, di fatto, ha accolto le tesi sostenute dalle difese, le quali avevano rilevato nella ricostruzione dei fatti asserita dalla romena elementi di contraddittorietà e incongruenza e, soprattutto, macroscopiche incoerenze tra le versioni parallele fornite dalla parte offesa e dall’amica.

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