Rieti, sos Servizi sociali: "Centro Arfh
rischia chiusura da agosto"

Arfh
di Alessandra Lancia
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Sabato 7 Luglio 2018, 07:33 - Ultimo aggiornamento: 13:50
RIETI - Arfh, di nuovo a rischio chiusura il centro diurno di Campomoro, e di nuovo nel mirino del patron Elenio Giovannelli (nella foto) c’è il Comune, e segnatamente l’assessore ai Servizi Sociali, Giovanna Palomba: «Scrivo, telefono e nemmeno mi risponde. Io ho soldi per andare avanti fino al 12 agosto. Poi chiudiamo per ferie e non riapriamo più. E’ un anno che si trascina questa storia: a me l’assessore deve dire con chiarezza se l’Arfh deve andare avanti oppure no. Ma se è no, se ne deve assumere la responsabilità».

LA SITUAZIONE
Stavolta è fuoco amico quello sparato sulla Palomba: Giovannelli, durante la campagna elettorale, aveva schierato le famiglie dei suoi 30 assistiti contro la Giunta Petrangeli, accusando sindaco, assessore ai Servizi sociali e assessore al Bilancio di aver portato l’Arfh allo sfratto e quindi alla chiusura. Nel febbraio 2017, a pochi mesi dal voto, schierò tutti i suoi «ragazzi» e le famiglie in sala consiliare inscenando una sorta di occupazione. Alla fine ottenne una delibera in cui la Giunta Petrangeli non solo confermava la prosecuzione dell’affitto del centro di Campomoro, ma garantiva la continuità delle attività sociali dell’Arfh fino a quando Comune e Consorzio Sociale non avrebbero attivato i centri diurni e il cosiddetto «Dopo di noi» previsti dal piano per le disabilità. Centri diurni e «Dopo di noi», di cui a oggi non c’è traccia. «A furia di insistere sono riuscito a ottenere dalla Giunta Cicchetti di far propria e di attuare la delibera di Petrangeli ma non ho ancora visto un euro di quello che il Comune mi deve per il passato e per le attività sociali che continuiamo a svolgere. E soprattutto non riesco ad avere una convenzione con l’ente», dice Giovannelli. Il conto l’ha presentato all’assessorato a più riprese: «Il periodo 2014/2015 è stato transato con l’amministrazione Petrangeli, che ci ha liquidato 230mila euro su 450mila complessive. Era una transazione ed è andata così. Restano però ancora da sistemare i debiti del periodo 2007/2013 per servizi che abbiamo reso al Comune senza essere pagati e in più un contributo per le attività svolte fino ad oggi: in tutto 73mila euro», riepiloga Giovannelli. «Ne ho parlato qualche volta con il sindaco Cicchetti: lui lo posso capire, la Palomba no», dice il presidente dell’Arfh, comunque molto vicino ad altri esponenti della maggioranza.

IL GIUDIZIO
Il suo giudizio tranchant vale per i Servizi sociali comunali e anche per il (tribolatissimo) Consorzio sociale: «Siamo stati convocati per la prima volta insieme ad altre associazioni pochi giorni fa, la riunione la presiedeva la Palomba al posto del sindaco, che del Consorzio è il presidente. Un pianto», infierisce Giovannelli. «Io ho soldi per andare avanti fino a metà agosto, ho tanti debiti in giro, per i pasti del centro, per la benzina dei pulmini. Ma mi batterò fino all’ultimo per questo centro, l’unico in città che da 20 anni dà un sollievo alle famiglie e rappresenta un punto di ritrovo a disabili anche gravi. Do fastidio? Me lo dicessero. Vogliono che l’Arfh chiuda? Se ne devono assumere la responsabilità». Intanto Giovannelli si assume la responsabilità della spallata alla Palomba. Vediamo dal Palazzo chi e come risponde.
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