RIETI - A centocinquant’anni dalla morte di Alessandro Manzoni, sarà Rieti la cornice della rassegna “Ritratto d’artista” ideata dall’associazione culturale Polymnia che, attraverso un calendario di tre iniziative, ricostruirà gli aspetti del percorso artistico dello scrittore, con particolare attenzione al suo capolavoro narrativo, I promessi sposi.
Dopo il successo ottenuto dall’inedita e apprezzata retrospettiva su Marcel Proust, attraverso “Manzoni. Non sempre ciò che viene dopo è progresso” Polymnia ricostruisce stavolta le istanze storiche e le direttive della nuova cultura che caratterizzarono i decenni di primo Ottocento durante i quali Manzoni visse e che furono animati dall’esigenza di contribuire alla costruzione della Storia.
Gli appuntamenti
Primo appuntamento, quello di martedì 26 settembre, alle 17, nell’aula consiliare del Comune di Rieti per la presentazione de “La correttrice”, il romanzo di Emanuela Fontana che svela l’identità dell’editor de I promessi sposi.
Nella sala consiliare della Provincia, l’intera giornata del 6 ottobre vedrà invece la partecipazione di docenti e studenti delle scuole secondarie superiori e sarà interamente dedicata al convegno di studi (organizzato in collaborazione con Treccani Giunti) che, tra i relatori, vedrà ospiti i docenti Rino Caputo con “I promessi sposi: un romanzo per tutte e tutti” (Letteratura Italiana – Università di Roma Tor Vergata), Isabella Becherucci e il suo panel “Manzoni giovane” (Università Europea di Roma) e Giuseppe Iannaccone (Liceo classico Vivona - Roma), che argomenterà sul “Manzoni moderno. Manzoni inattuale”.
Ultimo appuntamento - il 30 ottobre alle 17, di nuovo nella sala consiliare della Provincia – con la Lectio magistralis del professor Giulio Ferroni (docente emerito dell’Università degli Studi La Sapienza di Roma) sul tema de “La peste nella Storia. La peste ne I promessi sposi”.