Rieti, redditi di cittadinanza: modifiche all’orizzonte per settemila reatini

Reddito di cittadinanza
di Sabrina Vecchi
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Giovedì 10 Novembre 2022, 00:10

RIETI - Reddito di cittadinanza, si cambia. Stretta del Governo Meloni sulla misura di sussidio di sostegno alla povertà a marchio Movimento Cinque Stelle: il nuovo esecutivo ha dichiarato che il reddito di cittadinanza non sarà del tutto abolito, ma certamente rivisto. La misura di sostegno sarà dunque mantenuta, ma solo per le persone che realmente non sono in grado di poter lavorare e, dopo un primo rifiuto a una proposta lavorativa, potrebbe essere tolto.

Il risvolto locale. Per quanto riguarda la situazione locale, attualmente sono 3.814 i nuclei familiari reatini che percepiscono il reddito di cittadinanza, per un totale di 7.348 persone.

La media della prestazione erogata è pari a 530,61 euro a testa, per un totale di spesa pari a quasi 3 milioni e 900 mila euro mensili. E i navigator? Anche loro cambiano rotta. I contratti delle figure professionali introdotte nel 2019 dal governo Conte per ricollocare nel mondo del lavoro i percettori del reddito di cittadinanza non verranno prolungati. Lo dice in una nota il Ministro del Lavoro, Marina Calderone: «Eventuali ulteriori utilizzi degli ex navigator richiederebbero l’approvazione di una apposita norma, non allo studio del Ministero». Nella provincia di Rieti, sono 4 le figure che svolgono questo ruolo.

La collocazione. In questi anni, alcuni Comuni virtuosi del Reatino hanno utilizzato, secondo normativa, i percettori del reddito per lavori utili alla comunità. Tra questi c’è Casperia: «Chi beneficia del reddito di cittadinanza dovrebbe impegnarsi in progetti di utilità collettiva - spiega il sindaco Marco Cossu. - Ancora una volta, le amministrazioni comunali si sono ritrovate in un groviglio burocratico per rendere operativi i progetti: tra il decreto legge istitutivo e il decreto attuativo del reddito di cittadinanza è passato un anno. Poi la triangolazione con le altre istituzioni durante l’emergenza sanitaria ha complicato ancora di più il lavoro, così è passato un altro anno. Nonostante tutto, abbiamo attivato i progetti nell’aprile 2021: uno dedicato al decoro urbano, uno alle attività culturali ed alla promozione turistica, uno all’assistenza sociale, un altro all’infanzia». A Casperia, fino ad oggi, sono state impiegate una dozzina di persone: «Nella maggior parte dei casi sono state ligie al dovere - aggiunge Cossu. - C’è stato qualcuno che ha rinunciato dopo poche settimane, perdendo il sussidio, qualcuno addirittura si è rifiutato di lavorare fin dal momento della chiamata. In alcuni casi siamo stati costretti a sporgere denuncia nei confronti di chi ha reso dichiarazioni false in fase di richiesta, soprattutto per quanto riguarda gli anni di residenza degli stranieri», prosegue Cossu. Tra i primi Comuni ad applicare la normativa per l’utilizzo dei percettori di reddito di cittadinanza c’è anche Cantalupo: «Grazie alla collaborazione dei nostri uffici, della segretaria comunale con Inps, servizi sociali e centro per l’Impiego, le persone che hanno collaborato con l’amministrazione sono state circa quaranta - spiega il sindaco Paolo Rinalduzzi. - Gli ambiti di occupazione vanno dai lavori esterni fino al supporto nel trasporto scolastico. Anche se non sono mancati alcuni problemi di gestione, tra rinunce e segnalazioni per inadempienza con relativa revisione del reddito. Tuttavia, non posso che essere soddisfatto del lavoro che hanno svolto: alcuni sono stati encomiabili, il loro è stato un apporto indispensabile in un momento storico in cui le risorse umane degli enti locali sono ridotte al minimo». Ora non resta che attendere le modifiche attuative del nuovo Governo e capire meglio quello che accadrà.

Guardia di finanza. Dal bilancio, fino allo scorso giugno, della Guardia di finanza, nella provincia reatina, i controlli sul reddito di cittadinanza, in collaborazione con l’Inps, hanno riguardato soggetti con concreti elementi di rischio. Nel complesso, sono stati scoperti illeciti per 4.660.302 euro, di cui 1.825.020 euro indebitamente percepiti e 2.835.282 fraudolentemente richiesti e non ancora riscossi. Denunciate 299 persone.

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