Rieti, frazione cresciuta in vent'anni: più servizi ma anche circolazione e rischi stradali

Piani Poggio Fidoni
di Giacomo Cavoli
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Mercoledì 9 Febbraio 2022, 00:10

RIETI - È una frazione che, negli ultimi anni, è cresciuta sempre di più, subendo - sia in positivo che in negativo - tutte le ricadute che l’aumento dell’urbanizzazione porta con sé. Oggi, Piani Poggio Fidoni appare molto diversa rispetto a solo vent’anni fa: più case edificate, più servizi essenziali alla vita di tutti i giorni, ma anche più traffico che, va da sé, genera le inevitabili problematiche legate alla velocità delle auto e alla conformazione di strade e toponomastica che spesso non sono in grado di sostenere le nuove necessità prodotte dalla crescita del numero di abitanti. L’investimento di sabato pomeriggio tra via Cavone e via Venanzi, che ha visto coinvolta una 45enne di origini polacche - travolta da un’auto pirata alla quale le forze dell’ordine continuano a dare la caccia - è fortunatamente un caso isolato nella storia di Piani Poggio Fidoni, ma è anche l’ennesimo campanello d’allarme delle preoccupazioni, rilanciate a più riprese dagli abitanti della frazione, sul mancato rispetto dei limiti di velocità nell’area.

Le operazioni. A premere il piede sull’acceleratore per una maggiore messa in sicurezza delle strade principali e secondarie della frazione è stato, negli ultimi anni, il comitato cittadino de “I Piani”, nato nel 2018 per protestare contro l’edificazione della centrale a biomassa in localita “Jaccio” (mancata costruzione per la quale la società Beta Bioenergy ha annunciato azioni legali nei confronti del Comune di Rieti) e oggi impegnato nella risoluzione delle problematiche della frazione.

E sulla scorta della raccolta firme avviata dal comitato per chiedere la messa in sicurezza di alcune vie, è seguito l’intervento predisposto dal consigliere provinciale e comunale Fabio Nobili che, attraverso i fondi ricavati dal bilancio locale, nei mesi passati ha dato il via al ripristino della segnaletica anche di strade come le stesse via Cavone e via Venanzi, il cui incrocio è stato teatro dell’investimento di sabato: «Abbiamo nuovamente realizzato sia la segnaletica verticale che quella a terra di diverse vie - spiega Nobili. - Sono stati reinstallati gli specchi per gli incroci più stretti e i cartelli dei limiti di velocità, ora fissati a 30 chilometri orari. Purtroppo lungo la maggior parte delle strade della frazione è impossibile installare autovelox, perché i limiti della normativa non lo consentono - prosegue Nobili. - Il rifacimento della segnaletica è un’operazione utile a stimolare prudenza e prevenzione alla guida: più di questo non possiamo fare. Tutto il resto è demandato alla coscienza dei singoli». All’incrocio tra via Cavone e via Venanzi, in questi giorni, il tema della responsabilità personale è quantomai attuale.

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