Rieti, Pasqua: il caro-vita pesa sulle speranze del turismo

Terminillo (Archivio)
di Giacomo Cavoli
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Giovedì 14 Aprile 2022, 00:10

RIETI - Come sarà la Pasqua 2022, la prima senza quasi più restrizioni da due anni a questa parte? Dai primi umori, non molto più serena delle ultime due trascorse: ristorazione e commercio boccheggiano da settimane un po’ ovunque, complici i prezzi alle stelle di bollette e rincari delle materie prime acuiti dal conflitto russo-ucraino che colpisce l’import e, di riflesso, il costo del sedersi a tavola, casa o ristorante che sia. E l’ultima incognita è rappresentata in ogni caso dal meteo che, nel bene e nel male, rischia di ribaltare tutte le previsioni della vigilia.

Nel territorio. A ridosso dell’inizio del weekend di Pasqua, per far venire i brividi alle associazioni di categoria è sufficiente chiedere loro le previsioni della possibile affluenza. «In queste settimane è un’ecatombe di guadagni - commenta il presidente di Ascom Confcommercio Lazio Nord, Nando Tosti. - Nell’ultimo mese si è verificato un drammatico crollo dei consumi e a poco serve la scomparsa della maggior parte delle restrizioni anti-Covid, perché ora il problema sono le bollette e il rincaro delle materie prime che colpisce soprattutto il settore della ristorazione. E speriamo che entro oggi il Comune di Rieti comunichi l’eventuale apertura dei luoghi d’interesse da poter visitare, perché è già tardi per farlo sapere». «Quando aumentano le bollette, le persone tagliano sul surplus, cioè sulla ristorazione - sintetizza il presidente di Federcuochi Rieti, Elia Grillotti. - C’è un malumore generale, causato dai ben noti problemi di rincaro di prezzi e servizi, ma proprio per questo il comparto della ristorazione spera nella Pasqua, per poter risollevare un poco gli incassi. Meno restrizioni anti-Covid? Ormai contano poco: il Green pass ce l’hanno quasi tutti e, in ogni caso, noi ristoratori siamo ancora tenuti a controllarlo». Neanche al Terminillo - che negli ultimi due anni ha letteralmente risollevato il comparto delle presenze sul territorio, ma in questi giorni mostra la stessa vitalità del deserto del Sahara - si immagina una Pasqua baciata dal sole degli afflussi. «Si prevede senz’altro un ritorno ai laghi e alle città d’arte, ma sarà più all’insegna della gita fuoriporta più che dell’albergo - spiega il presidente di Federalberghi Rieti, Michele Casadei. - Nelle strutture alberghiere le prenotazioni sono ancora basse e saranno perlopiù last minute, anche a causa del fatto che i contagi sono in rialzo e questo non invoglia di certo ad adottare soluzioni che richiedono più tempo e impegno da parte dei turisti.

A questo aggiungiamo poi che, se al Terminillo non fosse scomparsa la neve, gli impianti sarebbero rimasti aperti e si sarebbe potuto sperare in qualcosa di più. Sarà una Pasqua un po’ fiacca».

L'ufficio. Nel frattempo, sono già noti gli orari dell’ufficio turistico di “Visit Rieti” in piazza Vittorio Emanuele II, che nelle giornate di Pasqua e Pasquetta, sotto i portici del Comune, resterà aperto dalle 9 alle 14 e dalle 15 alle 18.

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