Inaugurato nuovo parco a Campoloniano ma dopo dieci giorni non è ancora usufruibile

Inaugurato nuovo parco a Campoloniano ma dopo dieci giorni non è ancora usufruibile
di Giacomo Cavoli
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Domenica 25 Luglio 2021, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 02:10

RIETI - Inaugurato, ma non utilizzabile. Si presenta così, nel quartiere di Campoloniano, il nuovo parco sportivo riqualificato a favore degli inquilini del complesso di appartamenti Ater di via Elettra Pollastrini, dopo il taglio del nastro avvenuto lo scorso 16 luglio alla presenza, tra gli altri, dell’assessore alle Politiche della casa della Regione Lazio Massimiliano Valeriani, del consigliere regionale Pd Fabio Refrigeri e del presidente dell’Ater di Rieti, Giancarlo Cricchi. 

Un playground intitolato alla reatina Pollastrini, che fu tra le donne della Costituente del secondo dopoguerra e realizzato dall’Ater di Rieti grazie a un finanziamento della Regione - il progetto “Sport a 360 gradi” - del costo di circa 120 mila euro, grazie al quale sono stati realizzati un campo da calcetto, un campo da basket 3 contro 3 e un campo da bocce in erba sintetica, oltre all’installazione di una panchina arcobaleno in collaborazione con l’Arcigay Rieti e l’Arci Rieti, per sensibilizzare contro violenze e discriminazioni ai danni delle soggettività Lgbt. 

La chiusura. Quasi dieci giorni dopo, però, il parco è ancora inutilizzabile per le molte decine di famiglie che alloggiano nell’intero complesso Ater. Bambini, spesso i nonni con i loro nipoti o più semplicemente chi vorrebbe sedersi su una panchina per godere del fresco della sera non può entrare perché, dalle panchine ai campi da gioco, tutto è stato circondato dalle fettuccie bianco-rosso dei lavori in corso. Ad apparire incompleto è invece il campo da bocce, dove non c’è alcuna traccia dell’erba sintetica: lo stesso dicasi per l’assenza dell’erba, stavolta quella vera, a completamento del perimetro del parco.

Accesso negato. A partire dall’ingresso, le fettucce sventolanti solo lì a ricordare che l’accesso appare, anzi è negato: «Per quale motivo accada questo non lo sappiamo – si chiedono Lina Liberti e Valeria Donati, due fra i tanti inquilini del complesso Ater che vorrebbero sedersi al fresco della sera o portare a giocare i loro nipoti – Il parco è stato inaugurato una settimana fa, è stata una bella cerimonia ma poi ci siamo ritrovati con i nastri apposti tutt’intorno e non abbiamo ricevuto una spiegazione per questa situazione.

Nel frattempo, però, non possiamo utilizzarlo, proprio adesso che siamo in estate». 

Non ultima, anche la penuria dei parcheggi con la quale i residenti Ater sono quotidianamente costretti a fare i conti: «Qui siamo oltre cento famiglie e non possiamo certo pretendere che ci siano più posti auto per ogni nucleo familiare – concludono gli inquilini – Ma almeno un posto per famiglia potrebbe essere previsto e, soprattutto, creare degli spazi riservati a chi è affetto da disabilità o ha un familiare il cui handicap è ampiamente certificato». 

La replica. Sul parco sospeso arriva tempestiva la replica dell’Ater: «Il moltiplicarsi della costruzione dei campi da paddle ha causato il ritardo nella consegna dell’erba sintetica necessaria per completare il campo da bocce, che sarebbe dovuta arrivare il giorno prima dell’inaugurazione del 16 luglio – spiegano dall’Ater – Non abbiamo una data precisa sulla consegna dell’erba ma, una volta arrivata, per la sua posa e l’installazione della recinzione del campo saranno necessari un paio di giorni: a quel punto il parco sarà completamente usufruibile, senza più l’aria e l’area di cantiere».

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