Rieti, donato ecografo a unità
operativa di Ostetricia
e Ginecologia del de Lellis

La cerimonia di consegna
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Sabato 5 Ottobre 2019, 15:43
RIETI - Si è svolta questa mattina, presso l’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale de’ Lellis di Rieti la cerimonia di donazione di un ecografo portatile di ultima generazione.

Una donazione per favorire le nascite nei luoghi di origine e la loro rinascita dopo il terremoto del 2016 voluta dalla Fondazione Asm per la Salute dell’Infanzia e da Asm, l’Associazione per lo Studio delle Malformazioni Onlus. Si tratta di un ecografo portatile acquistato grazie ai fondi raccolti con la campagna “Nascere per rinascere”, lanciata nel 2017 dopo i violenti terremoti che avevano devastato alcune regioni dell’Italia Centrale nell’anno precedente. Un’iniziativa finalizzata a migliorare, con la disponibilità di strumenti tecnologicamente avanzati, l’assistenza medica alle gestanti delle zone colpite dai sismi: per non spezzare, dopo le vite e le case, anche quel legame fondamentale con il territorio che è costituito dalla nascita dei bambini nei loro luoghi di origine. E per dare, in tal modo, una speranza in più alla rinascita di quelle terre, così ricche di cultura e di storia.

L’ospedale de’ Lellis di Rieti è infatti un punto di riferimento per le future mamme di Amatrice, la località laziale più martoriata dalle scosse del 2016: l’intervento è quindi di grande rilevanza per le donne che risiedono in quel Comune e nelle zone limitrofe. L’ecografo portatile in Sala Parto è un ausilio importante per i medici, poiché permette loro di prendere decisioni motivate e tempestive, che rappresentano un fattore decisivo per tutelare la salute della mamma e quella del bambino in un momento delicato come quello del travaglio e del parto. Si tratta di un ombrello ad alta tecnologia per proteggere la fase della nascita, ma che è indispensabile anche per studiarne e conoscerne meglio la fisiologia, prevenendo le problematiche, talvolta gravi, che possono manifestarsi quando il bambino vede la luce. E contribuendo a ridurre la percentuale di tagli cesarei, in alcuni casi ancora troppo elevata in molti Reparti Maternità italiani. L’uso dell’ecografo fornisce infatti accurate informazioni circa il benessere del feto consentendo, quando è possibile, di attendere il parto naturale.

All’inaugurazione hanno partecipato il Direttore Sanitario dell’Azienda Sanitaria Locale di Rieti Gennaro D’Agostino, il Direttore dell’Ostetricia e Ginecologia di Rieti Felice Patacchiola, Maurizio Fabbri, Segretario Generale di Asm Onlus, Domenico Arduini, Presidente del Comitato Scientifico di Asm, Alida Tua, Responsabile della Delegazione di Roma della Fondazione Asm.
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