Rieti, stretta sui migranti:
revocato il bando per l'accoglienza
La gara verrà ora rimodulata

Stranieri a Rieti (Archivio)
di Alessandra Lancia
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Martedì 14 Agosto 2018, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 13:48
RIETI - Accoglienza dei migranti, Salvini taglia i costi, da 35 a 25 euro al giorno a persona, e la Prefettura annulla il bando da 26,5 milioni di euro per l’accoglienza e l’assistenza dei 750 stranieri richiedenti protezione internazionale fino a fine 2019. La notizia della revoca della gara è arrivata nel pomeriggio di ieri dal Palazzo di Governo, quattro giorni dopo la scadenza dei termini per partecipare, per effetto della direttiva del ministro dell’Interno del 23 luglio che mira a “differenziare i servizi offerti in relazione alle fasi di accoglienza degli immigrati e al risparmio di spesa pubblica”. In pratica la direttiva Salvini introduce due livelli di prestazioni: a tutti i richiedenti asilo verranno assicurati i servizi assistenziali di prima accoglienza, mentre gli interventi per l'inclusione sociale saranno riservati solo ai beneficiari di forme di protezione.

Quanto alle singole prestazioni “saranno rese con modalità diversificate e specificamente individuate, più coerenti con la tipologia di accoglienza”. Favorevole ad una “razionalizzazione degli interventi economici” si era detto anche il presidente dell’Anac Cantone, che aveva raccomandato economie di scala nell’erogazione di servizi come la mediazione linguistica e culturale e la formazione. Riviste secondo i prezzari Anac anche le basi d’asta dei servizi. Cambiate così radicalmente le carte in tavola, alla Prefettura non è restato che revocare un bando che era stato indetto a metà giugno sulla base delle direttive del Viminale dell’aprile 2017, dunque in piena era Minniti.

Una decina le cooperative che avevano inviato la loro offerta per concorrere all’accoglienza dei 750 richiedenti asilo assegnati a Rieti ma le buste non erano state ancora aperte: lo sarebbero state il 20 agosto. Ora la gara sarà rimodulata “in un’ottica di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica”. Beni e servizi dovranno essere prestati secondo uno schema nuovo, attivando sul territorio “connessioni e strategie” per erogare “in rete” servizi specifici. Per le coop conti e progetti sono da rifare.
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