Anche l’ultima ipotesi di salvataggio, la mobilità dei dipendenti verso società in house della Regione, è tramontata. La soluzione, prospettata dall’ex presidente e attuale commissario liquidatore della società, Giovanni Mascioletti, ha trovato uno scoglio insormontabile nell’impossibilità delle società satelliti della Regione di accogliere tra le loro braccia nuovi lavoratori.
Almeno 20 degli attuali 107 dipendenti resteranno però in servizio fino a luglio, per onorare un appalto di 400mila euro in materia di rifiuti. Il problema, ora, è capire chi saranno i 20 che lavoreranno per altri 3 mesi?
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