Piano di riequilibrio di Fara Sabina, attesa nelle prossime ore la pronuncia della Corte dei Conti

Corte dei conti
di Raffaella Di Claudio
3 Minuti di Lettura
Giovedì 17 Novembre 2022, 20:38 - Ultimo aggiornamento: 20:39

RIETI - Sarà reso noto nelle prossime ore il dispositivo emesso dalla Corte nei confronti del Comune di Fara Sabina, nel quale la sezione regionale di controllo si pronuncerà sul piano di riequilibrio e detterà le sorti dell'Ente rispetto al rischio di dissesto cui incorre.

Oggi, 17 novembre, in via Baiamonti 6, a Roma, presso l’aula della sezione regionale di controllo per il Lazio della Corte dei conti a rappresentare il Comune di Fara Sabina c’erano la sindaca Roberta Cuneo, il segretario generale Claudio Santarelli e l’avvocato Gennaro Terracciano chiamati a difendere l’Ente nell'adunanza pubblica presieduta dal magistrato contabile Antonio Mezzera.

Un confronto durato poco più di un’ora nel quale la complessità del caso farense è emersa con forza e le posizioni tra Corte e Comune, soprattutto sugli aspetti tecnici, sono apparse distanti. L’adunanza è stata aperta dalle domande del magistrato relatore Francesco Sucameli che ha chiesto ai rappresentanti del Comune di chiarire i dubbi relativi all’errata quantificazione della rata del piano di riequilibrio sottostimata dall’Ente. Nonostante il segretario Santarelli abbia ribadito la convinzione, già inserita nelle memorie, che applicando una quota di 58mila euro l’anno quello scarto di oltre 20mila euro - causato da una rata conteggiata più bassa – viene coperto, il dubbio della Corte non sembra essersi dissipato.

Il dibattito si è poi concentrato sul convincimento del magistrato che, in base alle carte allegate alla relazione dell’Ente, non sia possibile stabilire l’avvenuto pagamento di alcuni debiti fuori bilancio.

Si è quindi arrivati a parlare dei due punti focali delle osservazioni della Corte: ovvero l’impossibilità di modificare il piano e di utilizzare il fondo di rotazione per coprire il disavanzo.

Tuttavia, per l’avvocato Terracciano su quest’ultimo punto (l’utilizzo del fondo per dare copertura ai debiti) è necessario che la Corte “sollevi una questione di legittimità costituzionale della norma permettendo al Comune di continuare ad applicare la norma fin quando la Corte costituzionale non si esprimerà. Il giudizio dovrebbe quindi essere sospeso, ma il Comune si impegnerebbe a rispettare il piano e nel tempo di attesa alla Corte resterebbe un onere di controllo”.

L’intervento della sindaca Cuneo è stato invece squisitamente politico e si è concluso con un appello. “Il nostro intento è continuare nel risanamento del bilancio e di agire affinché il disavanzo venga ridotto. Quindi – dichiara - come sindaco che ha diritto di essere vicino, in quanto Stato, al cittadino per garantire uno sviluppo del territorio, chiedo alla Corte di darci fiducia, credibilità per continuare ad attivare il piano e riportare nei tempi prescritti il nostro bilancio in una condizione di equilibrio”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA