Rieti, "Il Dialogo della Conoscenza" di TraMe al Museo Civico

Rieti, "Il Dialogo della Conoscenza" di TraMe al Museo Civico
di Fabiana Battisti
2 Minuti di Lettura
Venerdì 11 Settembre 2020, 16:32
RIETI - “Il Dialogo della Conoscenza” è l’ultimo contributo artistico che suggella il progetto TraMe-Tracce di Memoria, dell’agenzia The Uncommon Factory, a cura di Annalisa Ferraro e sostenuto dalla Regione Lazio e dai Fondi FESR.

L’esposizione sarà inaugurata domani, sabato 12 settembre, alle ore 11.30 presso il Museo Civico di Rieti. Ad essere fruibili al pubblico saranno le immagini inedite, prodotte dai partecipanti dell’omonimo corso di fotografia del docente Filippo Tommasoli.

Il Dialogo, proposto e sviluppato attraverso lezioni frontali ed esplorazioni del territorio reatino, cerca di indagare le diverse anime locali intese come risorse. 
Inoltre si è arricchito, in relazione alla situazione sanitaria da COVID 19, di due fasi iniziali: lezioni tecnico-conoscitive a distanza e una nuova esperienza di ricerca negli spazi intimi delle abitazioni, luoghi in cui gli studenti erano intenti a trascorrere la loro quarantena.
Scavare e indagare il proprio presente, passato e immaginare il proprio futuro è stata la ricerca assegnata da Filippo Tommasoli ai partecipanti al corso, un lavoro che in mostra racconterà l’intimo di ogni studente, la sintesi del proprio percorso di vita, delle ambizioni e delle aspettative.

A questo piano si aggiungono i tre giorni immersivi tra città e natura per comprendere l’equilibrio che si è venuto a creare tra il patrimonio artistico antico e contemporaneo, tra l’architettura secolare e le nuove costruzioni, tra gli elementi della tradizione e le sperimentazioni innovative. Tutto in un’ottica collettiva, innescando processi di condivisione e scambio fondamentali per crescere umanamente e professionalmente.
La mostra quindi darà voce e corpo tangibile a quella alterazione di percezioni e stati d’animo, effetto collaterale del lock down, ma anche alla riacquisizione della libertà e la riscoperta del territorio ha provocato in ciascuno dei partecipanti.

In esposizione le fotografie di:
Elisa Aguzzi, Nino Bellantoni, Lavinia Bongiovanni, Maria Laura Bongiovanni, Roberto Cellini, Santino Chiarenza e Alessandra Marini, Simona Ciccanti, Luciano Laurencig, Marzia Mattioli, Claudia Moriconi, Giacomo Nicolò, Valerie Pansini, Francesca Pileri, Delphine Valli

Il Docente

Filippo Tommasoli è cresciuto all’interno dello Studio Tommasoli, uno degli studi fotografici attivi più antichi d’Italia. Fondato nel 1906 a Verona e frequentato sin dai primi anni di attività da poeti, pittori e umanisti, tra cui Barbarani, Maria Callas, Callegari, Boccioni, Lucio Fontana, Giacomo Manzù, Carlo Carrà. Rappresenta ancora oggi un punto di riferimento in campo internazionale, oggi peraltro estesa attraverso la start up di storytelling visuale, Tommasoli Visual Factory, basata sul video making.

La mostra sarà visitabile dal 12 al 26 settembre 2020 ad ingresso gratuito:

Dal martedì al giovedì  
8.30 - 13.30

Dal venerdì al sabato  
8.30 - 13.30 e 15.30- 18.30

Lunedì e festivi chiuso
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