Eugenio si avvicina all’autista per fare il biglietto ma l’incauto pensa di poter pagare con una banconota da 10 euro. «L’autista non ha il resto, e quindi niente biglietto. Però promette di spiegare tutto al controllore nel caso salisse». Il controllore sale, Eugenio gli va subito incontro per spiegargli perché è senza biglietto, l’autista conferma la sua versione ma il nostro è di quelli tutti d’un pezzo: «Non mi interessa nulla, lei non ha il biglietto e io le faccio la multa». Fanno 104,50 euro, «trattabili» a 54,50 euro se il pagamento avviene entro cinque giorni.
«A questo punto Eugenio protesta, dice al controllore che sul sito del Cotral c’è scritto che il biglietto a bordo si può fare. Ma il controllore ne sa una più del sito: si può acquistare il biglietto a bordo ma solo con moneta contata e per emergenze. E’ scritto all’interno dell’autobus». Dove se sali senza biglietto e senza spicci sei praticamente spacciato. «Naturalmente non ci siamo arresi, non subito almeno – continua Stefano – Cerchiamo di contattare l’ufficio multe del Cotral ma niente. Pare che l’unica persona che risponde sia malata. Riusciamo però a parlare con una dirigente molto gentile, che ci suggerisce di fare ricorso: c’è una evidente contraddizione tra quanto riportato dal sito e la prassi adotta. Ma non è così: dall’Ufficio reclami ci rispondono che dobbiamo pagare. Con tanti saluti all’informazione istituzionale del sito».
Che «per un viaggio senza sorprese» scrive testualmente: «Hai dimenticato di acquistare il tuo biglietto? Non temere, puoi comprarne uno a tariffa unica in contanti, direttamente dall’autista all’atto della salita a bordo al costo di 7 euro». Un’avventura così, andare a Roma col bus del Cotral convinto di poter pagare il giusto, neanche tra i marosi del Mediterraneo.
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