Rieti, coronavirus, cig in deroga,
Uil: «Delle 1.202 domande
pervenute 108 non autorizzabili,
una parte non esaminata»

Alberto Paolucci
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Mercoledì 13 Maggio 2020, 12:03 - Ultimo aggiornamento: 12:34

RIETI - «Andamento decrescente nel nostro territorio per le richieste di cassa integrazione in deroga, lo strumento di sostegno messo in campo dal governo per fronteggiare le difficoltà economiche di uomini e donne che a causa dell’emergenza sanitaria non hanno potuto più lavorare». E’ quanto emerge dall’elaborazione dei dati della Uil di Rieti e della Sabina romana.

«Il nostro focus ci dice che dal 6 marzo al 25 aprile - dice Alberto Paolucci, Segretario della Uil di Rieti e della Sabina romana - dal nostro territorio sono partite 699 domande, 621 sono state quelle autorizzate, 78 quelle non autorizzabili. Dal 26 aprile al 3 maggio sono invece pervenute 155 richieste, 125 sono state autorizzate e 30 invece le non autorizzabili. Dal 4 maggio alla fine della scorsa settimana il panorama è stato questo: 358 domande, 280 autorizzate le altre ancora in lavorazione. Numeri che sommati rilasciano questa istantanea: 1212 pervenute, di cui 1026 autorizzate, 108 non autorizzabili, 78 ancora in giacenza. Stiamo parlando di dati soggetti a mutare nei prossimi giorni e nelle prossime ore, specie per le domande in attesa di lavorazione che certamente stanno scendendo». 

«Sono ormai passare settimane - prosegue Paolucci - ma i passaggi burocratici e le innumerevoli difficoltà stanno diventando insostenibili per tanti lavoratori e lavoratrici, che attendono di ricevere un sostegno al reddito. Stiamo parlando di uomini e donne - circa 160mila in tutto il Lazio - che prima del lockdown lavoravano in un bar, in una pizzeria o in un ristorante, oppure nel commercio al dettaglio, o ancora in una officina. Stiamo parlando di lavoratori che da un giorno all’altro hanno visto azzerato il loro reddito. Per tutti loro bisogna fare di più, molto di più. È auspicabile che le rassicurazioni del governo e le scuse che il premier Conte ha rivolto a tutti loro per i ritardi nell’erogazione della cassa in deroga trovino una soluzione definitiva, che permetta di usufruire di un aiuto economico in tempi certi e sostenibili».

«Il panorama delle persone che stanno facendo ricorso ai tanti ammortizzatori sociali in questa fase di emergenza sanitaria da nuovo coronavirus - conclude l’esponente Uil - si ingigantisce se consideriamo i Fondi di integrazione salariale: al 7 maggio, delle oltre duemila richieste deliberate nel Lazio, 139 sono di cittadini reatini. E poi c’è la cassa integrazione ordinaria: delle quasi 8mila domande verbalizzate nell’intera regione, 699 sono di lavoratori e lavoratrici del nostro territorio».
 

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