Rieti, dice «Coop 76 cosca
nella Piana»: lo processano

Tribunale
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Venerdì 18 Marzo 2016, 07:51 - Ultimo aggiornamento: 13:13
RIETI - Una frase gettata lì, quasi rabbiosamente: «La coop 76 è una cosca della Piana», sufficiente però a farlo finire sotto processo con l'accusa di aver diffamato quella che, all'epoca dello sfogo incriminato (anno 2008) era ancora una società attiva in campo commerciale.
Davide Santarelli, ex dipendente della Coop 76, finita in liquidazione e i cui ex amministratori sono sotto processo per appropriazione indebita, ieri si è ritrovato da accusatore ad accusato davanti al giudice monocratico.

Quando, nel corso di una causa civile che aveva promosso contro il datore di lavoro, arrivò a paragonare la sua vecchia azienda a una cosca (non meglio specificata), non avrebbe certo immaginato di ritrovarsi, a sua volta, imputato in un'aula di giustizia, là dove negli anni successivi fece finire gli ex datori di lavoro, denunciati per mobbing e condannati a tre mesi per lesioni (sentenza pendente in appello) perchè, pur essendo invalido a un braccio, l'avevano messo a lavorare come cassiere.

Ma questa volta, incassata ”l'offesa”, l'azienda (nella persona del querelante Sergio Rigliani) non si è però potuta costituire parte civile (è finita in liquidazione) nel processo dove Santarelli, conosciuto dirigente di una società ciclistica e anche candidato alle comunali del 2007 con Alleanza nazionale, è difeso dagli avvocati Cristian Baiocchi e Chiara Mestichelli.


Il giudice monocratico, chiamato a stabilire l'effettiva valenza diffamatoria per l'onorabilità dei vecchi amministratori di quel «cosca nella Piana», ieri ha sentito, come primo atto, proprio l'ex presidente del Cda Rigliani, che ha confermato: «Disse la frase davanti ad altri testimoni durante un'udienza in tribunale». Santarelli, invece, non c'era. Deporrà la prossima udienza e dovrà spiegare quell'inquietante definizione attribuita all'ex Coop 76.
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