Rieti, caro-bollette dell'acqua:
reclamo ufficiale dei commercianti
e senza soluzione via alla class action

Acqua
di Emanuele Laurenzi
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Sabato 27 Gennaio 2018, 07:49 - Ultimo aggiornamento: 12:37
RIETI - Un reclamo contro le bollette salate inviate ai commercianti reatini. Il primo passo per difendersi, con la prospettiva di arrivare fino ad una class action. E’ questa la strategia decisa dalla Ascom per tutelare i propri iscritti e concordata con Lorenzo Napoleoni, legale dell’associazione che ha analizzato nel dettaglio la situazione. «Ora comunicheremo tutto ai nostri iscritti e, chi vorrà, potrà venire da noi e associarsi alla procedura di reclamo» ha spiegato il presidente dell’Ascom, Leonardo Tosti.

L’INCONTRO
La decisione è arrivata ieri a metà pomeriggio, al termine di un incontro tra i vertici associativi e lo stesso legale. La riunione era stata annunciata dallo stesso Tosti che, commentando la vicenda delle bollette dell’acqua salatissime, aveva comunque parlato della necessità di valutare tutto con molta attenzione. «Dobbiamo capire bene quali sono le voci richieste – aveva detto due giorni fa il presidente – capire come possiamo procedere e qual è la migliore strada a livello legale». I casi più eclatanti erano quelli di ristornati, bar e hotel: per le prime due categorie la media delle bollette è di 1500 euro, mentre per gli hotel si sale. Il caso limite è quello denunciato dal Miramonti, con 4500 euro, ai quali si aggiugono altri 1300 del ristorante. «La Confcommercio – si legge in una nota inviata ieri pomeriggio – proporrà un reclamo avverso l’ultima fatturazione della Sogea contenente i contestati conguagli relativi al 2013, 2014 e 2015». Nelle prossime ore le imprese di dovranno associare al reclamo che poi sarà presentato.

VERSO LA CLASS ACTION
A quel punto la palla passerà all’ex gestore. Se gli importi dei conguagli saranno rivisti, si potrà procedere agli eventuali pagamenti di quanto dovuto. Nel caso in cui Sogea resti sulle proprie posizione, non resterebbe altro che procedere con un’azione legale. A quel punto si aprirebbe la strada alla calss action già annunciata nei giorni scorsi, ovvero ad una causa collettiva che vede schierate da una parte le imprese colpite e dall’altra l’ex gestore del servizio. Difficile ipotizzare i tempi per un’azione del genere, ma è chiaro a tutti che arrivare fino in tribunale non sarebbe conveniente per nessuno. La speranza è che la contestazione inviata dal legale dell’Ascom apra la strada al dialogo con la Sogea e porti alla soluzione del problema.
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