Rieti, Balzerani brilla tra gli italiani
all'Aspria Tennis Cup
ma cede a Robredo

Riccardo Balzerani
di Giacomo Cavoli
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Venerdì 28 Giugno 2019, 00:00
RIETI - Finché ha potuto è stato, letteralmente, il faro delle racchette azzurre inviate sul fronte dell’Aspria Tennis Cup - Trofeo Bcs, scomparse quasi tutte dal tabellone nel mercoledì nero milanese vissuto dall’Italia all’Harbour Court, proprio mentre Riccardo Balzerani tentava di non farsi piegare da caldo, afa e dal 25enne bulgaro Dimitar Kuzmanov - 320 Atp - che il 20enne reatino è riuscito a spedire a casa dopo due ore e dodici minuti di match per 2-6 6-2 6-3, unico fra gli azzurri – insieme a Lorenzo Musetti -  a guadagnarsi l’accesso agli ottavi di finale del suo primo Challenger di stagione (46.600 euro il montepremi finale, tutto su terra rossa).

Ripescato in tabellone da lucky loser dopo il forfait del collega Gianluigi Quinzi, Balzerani non si è perso d’animo nemmeno quando Kuzmanov ha fatto suo il primo set a 6-2, sfoderando da quel momento una compostezza fisica e mentale che l’ha fatto tirare dritto fino al 6-2 6-3 degli ultimi due set, chiudendo la pratica bulgara.

IL TENTATIVO CONTRO ROBREDO

Dopo le fatiche agli Internazionali di Roma e l’esame Kuzmanov, sotto l’opprimente cappa di 36 gradi registrati a Milano - fra le sei città a bollino rosso di giovedì - ai quarti Balzerani si è ritrovato però a fronteggiare l’iberico Tommy Robredo, 37 anni, l’attuale numero 174 del ranking Atp, ex numero 5 al mondo e sesta testa di serie del torneo, reduce dal successo nel Challenger di Parma della scorsa domenica e che l’Aspria Cup se l’era già portata a casa nel 2012.

Balzerani ci va giù convinto contro lo spagnolo e il primo game quasi non termina più, a furia di break ball: soltanto sull’1-4 del primo set a favore di Robredo, il reatino prova di nuovo a smuoverlo portandolo ad allungare il gioco ma al 2-5 Robredo chiude l’ultimo game a suo favore. Il secondo set è più breve ma più concentrato: Balzerani riesce a pareggiare 1-1, poi recupera Robredo sul 2-3 e sul 3-4, ma in un’ora e venticinque lo spagnolo cancella la chance di Balzerani, che però a Milano è stata la ventata d’aria fresca nella cocente débâcle azzurra.  
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