Alberghiero di Amatrice, parte la gara per la rinascita

Il rendering dell'Alberghiero di Amatrice
di Marzio Mozzetti
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Sabato 13 Febbraio 2021, 00:10

RIETI - Il nuovo Alberghiero di Amatrice (nella foto, il rendering) va in gara per circa sette milioni di euro. Si avvicinano i lavori per la realizzazione del nuovo centro di formazione professionale alberghiera e convitto. Uno dei simboli più tangibili della ricostruzione pubblica di Amatrice, insieme all’ospedale, vedrà così la luce in un progetto innovativo realizzato da Vespier Architects di Genova. L’Ufficio speciale ricostruzione Lazio ha pubblicato il bando dal valore di 6.968.480 euro che comprende le opere di finitura e degli impianti tecnologici, oltre le sistemazioni esterne e ogni altra opera come nella documentazione del progetto esecutivo e di gara. Il centro di formazione professionale alberghiero di Amatrice, attualmente ospitato a Rieti e in parte ad Amatrice (terzo anno sala/bar e cucina) dopo il terremoto del 2016, è una delle eccellenze formative del Lazio.
La scuola offre corsi gratuiti per cuochi e camerieri per il conseguimento di una qualifica professionale, riconosciuta a livello nazionale ed europeo. I corsi hanno durata triennale o quadriennale e sono destinati ai giovani dai 14 ai 18 anni, con licenza media, con possibilità - ottenuta la qualifica - di iscriversi al quarto anno della scuola statale. Il bando di gara rimarrà aperto fino al 26 marzo e poi scatterà il giorno dell’inizio dei lavori: secondo i programmi, il cantiere avrà una durata di 720 giorni. Serviranno due anni per tornare a vedere uno degli edifici più significativi di Amatrice che è stato abbassato notevolmente rispetto alla precedente costruzione che si sviluppa in orizzontale e offrirà un cortile con aree verdi e parcheggi. «Non possiamo che essere soddisfatti di questa notizia - commenta il sindaco di Amatrice, Antonio Fontanella. - Sono state anche recepite alcune osservazioni del Comune sull’aumento di posti auto e attualmente ci stiamo occupando di acquisire delle aree adiacenti per evitare problemi rispetto a privati confinanti». Fontanella (a lungo in passato anche direttore dell’Alberghiero) rimarca: «Soprattutto è importantissimo che possa ripartire una scuola da sempre fortemente collegata alla vocazione agroalimentare della zona e che ha creato occupazione per il nostro territorio».

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