Rieti, l'accoltellatore portato nel carcere di Rebibbia. Ferito ancora grave

Il luogo dell'accoltellamento
di Emanuele Faraone
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Venerdì 27 Maggio 2022, 00:10

RIETI - Rimangono stazionarie ma critiche le condizioni di Giovanni Formichetti, il 76enne reatino accoltellato mercoledì mattina all’interno dell’autofficina di piazza Marconi. L’uomo si trova sedato nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale de Lellis di Rieti dopo l’intervento chirurgico all’aorta, necessario per bloccare l’emorragia causata dal fendente ricevuto al collo.

Le lesioni. Ieri i medici sono anche intervenuti per l’asportazione di un piccolo ematoma nella regione carotidea che poteva nuocere alla funzionalità dell’aorta operata. La lama ha inoltre reciso un nervo facciale periferico, andando a compromettere la funzionalità della contrazione muscolare del viso. 
La prognosi rimane riservata e saranno decisive le prossime 24-48 ore di decorso clinico del paziente per poter valutare i danni patiti e il margine di recupero. 
L’uomo è circondato dall’affetto di amici e familiari che hanno conferito incarico professionale all’avvocato del foro di Rieti, Giovanni Magi per la propria tutela e quella della vittima.

Non destano invece più preoccupazione le altre due lesioni in conseguenza delle altrettante pugnalate subite dal 76enne alla schiena (poco sotto la spalla) e all’addome (sotto il pettorale), lesioni già medicate e suturate nella stessa giornata di mercoledì.

Il trasferimento. L’aggressore, il 55enne Pierluigi Sfarra, si trova invece ristretto nel carcere di Rebibbia con l’accusa di tentato omicidio e nella casa circondariale romana, già nel pomeriggio a poche ore dal suo arresto, ha avuto il primo colloquio con il proprio legale di fiducia, Massimo Costantini del foro de L’Aquila. Nelle prossime ore – assistito dal proprio avvocato, comparirà davanti al giudice per le indagini preliminari per l’udienza di convalida del fermo di polizia giudiziaria cui è stato sottoposto subito dopo l’aggressione.

La ricostruzione. Momenti di panico mercoledì mattina verso le 11 del mattino quando presso l’officina meccanica-elettrauto Fabio Colantoni è nato un breve diverbio tra i due scaturito da motivazioni futili e banali. Sfarra ha così tirato fuori dalla tasca un coltello, colpendo l’anziano per ben tre volte con una folle coltellata al collo che ha causato l’incisione dell’aorta e, nello stesso tempo, ha reciso un nervo facciale e che solo per qualche millimetro non ha avuto esiti drammatici. Formichetti è riuscito ad allontanarsi coperto di sangue e con il palmo della mano a premere sul collo. 
Poi immediatamente è stato soccorso dai titolari dell’autofficina sotto shock che lo hanno fatto sedere all’interno della jeep che aveva portato in riparazione, tamponando con carta e fazzoletti le vistose perdite di sangue in corso.

Rapida aggressione. Una rapida sequenza che si è consumata in pochi istanti senza che nessuno potesse fare niente per fermare l’aggressore o impedire quella folle reazione. Il 55enne si è poi portato nell’area antistante l’officina e con il telefono cellulare ha tranquillamente chiamato il proprio legale di fiducia. 
Nelle immediate vicinanze dell’attività commerciale è stato infatti poi rintracciato dai carabinieri che lo hanno arrestato. A terra, all’interno del locale, il coltello coperto di sangue e, a terra copiose macchie ematiche lasciate dal 76enne accoltellato e sanguinante.

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