Npc ko ad Avellino, Ponticiello se la prende con gli arbitri: «Doppio metro di giudizio»

Npc ko ad Avellino, Ponticiello se la prende con gli arbitri: «Doppio metro di giudizio»
di Lorenzo Santilli
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Domenica 4 Febbraio 2024, 21:22

RIETI - Sconfitta pesante per la Npc, ko ad Avellino dopo un pessimo ultimo quarto. Fatale l'assenza di Roderick, la squadra senza il suo leader prediletto in certe partita fatica e al PalaDelMauro è arrivata la conferma.

Grande amarezza per coach Ponticiello, il ko in Irpinia pesa per la classifica e il coach è durissimo per la condotta arbitrale verso i suoi: «Mi dispiace commentare una sconfitta maturata negli ultimi cinque minuti, non abbiamo avuto la lucidità di leggere il cambio di metro arbitrale e non abbiamo attaccato nella modalità giusta la difesa molto fisica che ci ha proposto Avellino. Non mi piace parlare di arbitri ma si fa fatica a capire come alcuni contatti siano valutati in maniera differenti, non è la logica che mi anima quella di stare in sala stampa a parlare di queste cose, però oggettivamente bisogna essere più anche in questi aspetti. Noi non abbiamo avuto la durezza negli ultimi cinque minuti di rischiare, Avellino ha rischiato, alzando l'intensità dei contatti ed è loro il merito. Ma si fa fatica a capire cosa si stia giocando, dove nel primo tempo venivano permessi alcuni contatti e nella ripresa su alcune nostre penetrazioni non venivano concesso nulla. E' veramente triste ragionare su questi termine, ma se questo è il campionato che è stato fatto per innalzare il livello tecnico e per creare minore distanza tra la vecchia serie B e l'A2, c'è da restare veramente perplessi.

Noi sapevamo di giocare contro una squadra forte che vale almeno 10 punti in più di quelli che si ritrova in classifica, io in preseason consideravo Avellino e le due livornesi le squadre destinate a farla da padrone in questo girone. Ha faticato in avvio ma il livello di cinismo mostrato negli ultimo 5', se lo compariamo con la nostra fragilità, dice moltissimo sia sui progressi fatti da Avellino sia su cosa una squadra oggettivamente giovane come la nostra con un pivot del 1999, che è diventato un crimine in questo campionato, perché Cassar non può aprire bocca, mentre gli altri possono sbracciare. Da miei uomini pretendo però che giochino anche con contatti estremamente enfatizzati in modalità concreta, abbiamo sicuramente progressi in questo senso, avevamo avuto un orribile ottobre, dove questi contatti ci avevano sempre mandato fuori partita, adesso è il momento di togliere i passaggi a vuoto e di giocare facendo ciò che ci venga consentito». 

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