Movida troppo rumorosa, i residenti in comitato: «Ora basta»
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Movida troppo rumorosa, i residenti in comitato: «Ora basta» Il video della movida
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Giovedì 24 Agosto 2023, 00:10

RIETI - Movida in centro storico e residenti, si (ri)accende la polemica. Musica troppo alta, locali che non rispettano le prescrizioni e caos per le vie all’interno dell’acropoli: al termine di un’estate rovente divampa la polemica che parte da una lettera di alcuni residenti che annunciano la prossima costituzione di un comitato cittadino.

L’ennesimo, verrebbe da dire, con problemi che sembrano noti e che, in un certo senso, stanno alla base delle differenze generazionali e delle differenze di “interessi” tra chi vive dentro le mura e chi, invece, dentro le mura ci va solo per passare una serata in compagnia degli amici. Storia già viste, insomma, ma con qualche essenziale differenza: i toni stavolta sembrano più distesi e, alla base di tutti i problemi, sembra esserci l’ormai annosa assenza dei controlli in centro storico. 

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Discoteca a cielo aperto. Il volume della musica è il punto di partenza della protesta dei residenti. «Tutti vogliamo un rilancio del centro – scrivono i residenti - vediamo con i nostri occhi un inevitabile abbandono da parte di attività imprenditoriali e residenti. In questo quadro desolante è bello vedere la nascita di qualche attività che investe soldi ed impegno per cercare di ridare vita ad una zona che necessita del giusto rilancio. Questo però non può avvenire con modalità che non si integrano con il quieto vivere dei residenti. Ci riferiamo alla presenza ormai costante di musica ad alto volume fino a tarda notte, durante tutti i giorni della settimana, che rimbomba nelle vie strette del centro e rende difficile il riposo di molti residenti anche in queste calde notti estive, dove a volte lasciare una finestra aperta può essere vitale». 

Inquinamento acustico. Un richiamo verso un dato di fatto, constatato anche da chi si è trovato a passare tra piazza e via Roma nei giorni scorsi e che, inevitabilmente, ha fatto i conti con musica molto alta: nessuna condanna da parte dei residenti che, però, fanno notare che la musica ad alto volume fino alle 2 o 3 di notte sta diventando ormai una costante e «crea non pochi problemi a molte abitazioni delle zone limitrofe che percepiscono le vibrazioni delle onde sonore anche a finestre chiuse.

Non credo che l’assenza di musica ad alto volume impedisca agli stessi locali di lavorare, per questo motivo sarebbe opportuno che il volume venisse sempre regolato a livelli compatibili con il diritto al riposo di molti residenti». Famiglie spesso con bambini piccoli o da persone che lavorano su turni anche nei fine settimana. 

Più controlli. Osservazioni che si sposano con la richiesta di maggiori controlli da parte delle istituzioni. I problemi del degrado da movida sono stati più volte denunciati, a partire dai rifiuti abbandonati o dagli atti vandalici. Appena qualche giorno fa è rimbalzata ovunque la foto di macchine parcheggiate nel mezzo della piazza, in quella che dovrebbe essere una zona pedonale e riservata al passeggio.

«Si chiede la comprensione degli stessi gestori dei locali - scrivono i residenti - e un maggior controllo da parte di chi di dovere al fine di una rispettosa e reciproca convivenza tra locali e residenti. Nessuno vuole un centro storico “morto” e tutti ci auguriamo che questo possa rifiorire con la nascita di ancora altre realtà commerciali ed il ritorno di numerosi residenti, ma un giusto equilibrio tra le esigenze di entrambe le parti, come presente in numerose altre realtà di altre città, è necessario perché questo possa accadere».

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