Rieti, coronavirus, rinviato il festival
dell'editoria Liberi sulla Carta:
«Pronti a tornare nel 2021»

Rieti, coronavirus, rinviato il festival dell'editoria Liberi sulla Carta: «Pronti a tornare nel 2021»
di Giacomo Cavoli
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Giovedì 23 Aprile 2020, 18:48 - Ultimo aggiornamento: 18:53
RIETI - L’emergenza coronavirus cancella anche l’edizione 2020 di Liberi sulla Carta, il festival dell’editoria indipendente che dal, 2018, si svolge con successo crescente all’interno del chiostro di Santa Lucia, nel centro storico di Rieti, dopo i primi anni trascorsi nel cuore di Farfa.

«Da undici anni svolgiamo questo compito cercando di realizzare un festival letterario sempre più ricco di appuntamenti, momenti formativi e spettacoli, che ponga il libro al centro del proprio impegno, affiancati da decine di editori indipendenti che hanno scelto la nostra fiera dell’editoria per incontrare i lettori - scrive la macchina organizzativa di Liberi sulla Carta - Purtroppo la difficile situazione che la diffusione del Covid-19 ha creato ci rende impossibile mantenere questo impegno anche nel 2020: le oggettive difficoltà nel procedere all’organizzazione in queste settimane cruciali, l’incertezza circa i tempi di superamento della crisi e le modalità di svolgimento di eventi come il nostro, unite al momento economicamente difficile che limita la partecipazione di eventuali partner privati, non ci permettono di garantire per settembre un’edizione di Liberi sulla Carta all’altezza della sua tradizione e delle aspettative di tutti noi».

«Con l’occasione vogliamo manifestare la nostra vicinanza a quanti stanno attraversando con sofferenza questo momento, augurando loro che finisca presto e nel migliore dei modi, e ringraziamo istituzioni e partner, su tutti il Comune di Rieti e la Fondazione Varrone, che avevano manifestato la disponibilità a collaborare anche per l’edizione in corso. Diamo a tutti appuntamento al 2021, convinti che sapremo sfruttare il tempo a disposizione per tornare con un’edizione ancora più bella di quella cui dobbiamo, giocoforza, rinunciare».
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