Centro storico, si apre il fronte di via Nuova: troppe auto. E i rumori della movida restano un problema

Centro storico, si apre il fronte di via Nuova: troppe auto. E i rumori della movida restano un problema
di Emanuele Laurenzi
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Domenica 27 Agosto 2023, 00:10

RIETI - Un declino destinato a proseguire se non si interviene in fretta e su più fronti. E’ allarme degrado nel centro storico della città, con vie lasciate all’abbandono totale senza manutenzione, un piano del traffico di cui non si sa nulla e, soprattutto, la totale assenza di controllo da parte delle forze dell’ordine e delle istituzioni che favorisce le nottate folli di chi abusa di una movida dove ormai tutto sembra lecito, dalla musica a volume altissimo al parcheggio selvaggio in zona pedonale. 
L’estate reatina non è ancora finita e, con la “Fiera del Peperoncino” pronta ai blocchi di partenza, si pongono tanti dubbi sulla gestione del cuore della città. Dubbi su più fronti. 

Via Varrone. La mancanza di manutenzione pesa tantissimo su via Varrone, ormai ridotta ad un colabrodo, con l’ex assessore alla Viabilità, Carlo Ubertini che offre una chiave di lettura sul problema: «Il passaggio su quella strada è stato moltiplicato dalla riapertura al doppio senso di via Tancredi». 

Oggi consigliere di minoranza, Ubertini ricorda bene quello che accadde durante il governo Petrangeli, quando fu bersagliato continuamente per la sua idea di zona a traffico limitato. «La mia ztl con pedonalizzazione da teatro a cinema – spiega l’ex assessore - pur non prevedendo la chiusura di via Varrone per l’ingresso al parcheggio coperto, aveva contemplato ed attuato la chiusura del transito da via Varrone a via Nuova passando in via Tancredi. L’obiettivo era quello di impedire un aumento del traffico in una zona, quella del centro storico, che non deve essere attraversato ma deve essere visitato». 
La logica ribadita da Ubertini è quella di una città a «cerchi concentrici», nella quale si va da un lato all’altro attraverso strade esterne e non certo lungo vie di concezione medievale, che andrebbero conservate e “donate” al turismo o al passeggio.

Con la scelta operata all’epoca della giunta Cicchetti e ribadita da quella Sinibaldi, invece, per andare da un lato all’altro di Rieti si usa la “scorciatoia” di via Varrone e via Nuova, con il traffico che si moltiplica sulle due strade, con conseguente aumento esponenziale dei veicoli che hanno causato la distruzione del fondo stradale di via Varrone, concepito per tutt’altri volumi di traffico. 

Traffico e pedonalizzazione. «Su via Varrone si pone un tema di decoro – spiega Ubertini – e su via Nuova un tema di sovraccarico di traffico.

Ci troviamo poi di fronte ad una totale deregolamentazione sulla pedonalizzazione del centro storico: per coerenza mi sarei aspettato una riapertura anche di via Cintia, così da sconfessare totalmente il mio piano. Invece è stata scelta l’apertura solo di via Garibaldi dal teatro a piazza, accompagnata da un eccessivo rilascio di permessi parcheggio in piazza Cesare Battisti». Il ritorno del traffico massiccio in via Nuova sta generando malumore tra i residenti, che sarebbero pronti ad una protesta attraverso la costituzione di un comitato. 

Movida selvaggia. La questione dei permessi parcheggio, invece, va di pari passo con la pessima abitudine a parcheggiare in zone vietate e pedonali, come piazza del Comune. Un brutto vizio raccontato da Il Messaggero nei giorni scorsi, reso possibile dalla mancanza di controlli che ormai è un problema cronico nel centro di Rieti. In inverno si era posto il problema delle risse e degli atti vandalici soprattutto intorno a largo Alfani, nel periodo estivo il problema è diventato quello della musica sparata a tutto volume da casse piazzate fuori dai locali, apparentemente senza permesso e in barba ad ogni regolamento. 

Accade soprattutto nei fine settimana tra piazza e via Roma e anche venerdì sera residenti denunciavano via facebook “musica a palla” alle 2 di notte.  Una brutta usanza che ha preso piede quest’estate nel centro di Rieti, rendendo spesso difficile anche chiacchierare per chi usciva a fare due passi a caccia di fresco. 

Regole non rispettate. Eppure le regole sono piuttosto chiare: i bar non possono “fare musica” in un modo che disturba la quiete pubblica. Un tema che dovrà essere affrontato in maniera serie e globale, per ridare al centro di Rieti ordine, decoro e dignità quanto prima.

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