Asm, si complica la ripubblicizzazione: presentato ricorso al Tar dalla Saprodir

Asm, si complica la ripubblicizzazione: presentato ricorso al Tar dalla Saprodir
di Antonio Bianco
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Sabato 22 Luglio 2023, 00:10

RIETI - Si complica la vicenda della ripubblicizzazione di Asm. La Società ambientale provincia di Rieti (la Saprodir) – dove 44 Comuni più palazzo d’Oltrevelino detengono il 51 per cento delle quote societarie e il 49 per cento è in mano alla Rieco spa – nelle scorse settimane ha fatto ricorso al Tar del Lazio contro Palazzo di Città e nei confronti dell’azienda di via dei Donatori di sangue. 

La società di via Salaria ha chiesto ai giudici amministrativi l’annullamento della delibera di consiglio comunale numero 23 del 29 maggio scorso, con la quale si affida – si legge nel ricorso di cui Il Messaggero è venuto in possesso – «il servizio pubblico d’igiene urbana alla società in house Asm Rieti spa». Il riferimento è alla delibera approvata (con 23 voti favorevoli, 7 astensioni e 3 assenti) con la quale l’assise comunale procedeva anche alla modifica dello statuto dell’azienda municipalizzata per trasformare la società partecipata in organismo in house di Palazzo di Città e affidarle la raccolta rifiuti per il periodo 2023-2027. 

Il rilievo. Per la Saprodir l’affidamento in house della raccolta rifiuti, disposto dal Palazzo di Città in favore dell’azienda guidata da Vincenzo Regnini, sarebbe «illegittimo». Sempre secondo la società di via Salaria la procedura non sarebbe conforme tra l’altro alla direttiva europea 2014-24, la quale stabilisce che in una società in house «non vi è alcuna partecipazione diretta di capitali privati». E continua: «Nonostante negli atti impugnati si affermi che il capitale di Asm Rieti apparterrebbe interamente al Comune, ciò non risulta dalla visura camerale (documento 19), la quale evidenzia invece che il socio privato Azimut possiede ancora il 40 per cento delle azioni».

Del resto – si legge nel ricorso – nella premessa della delibera del consiglio comunale si prende atto che ad oggi (al momento del ricorso) la visura camerale della società Asm riporta il socio privato «e, contestualmente, il verbale dell’assemblea dei soci del 23 aprile 2022 con cui si è escluso il socio privato a norma dell’articolo 9 dello statuto Asm spa». 

Il ricorso al Tribunale delle imprese. Esclusione contro la quale – come aveva già rivelato Il Messaggero – Azimut aveva fatto ricorso al Tribunale delle imprese di Roma. Tra i diversi motivi del ricorso c’è anche il fatto che, nel bilancio 2021 di Asm, l’ammontare delle disponibilità liquide è da ricondurre alla vendita delle tre farmacie cosiddette comunali per un corrispettivo che risulta pari a 4 milioni e 490 mila e 960 euro. Mentre a pagina 6 del bilancio verrebbe esposto un utile di esercizio pari a 2 milioni e 691 mila e 656 di euro. «Quindi – scrive Saprodir – se non vi fosse stata l’operazione straordinaria di cessione delle farmacie il bilancio di Asm Rieti avrebbe chiuso nel 2021 con un’importate perdita, da sommare al già ricordato risultato negativo dell’esercizio 2022».

Le conclusioni. E conclude: «Anche alla luce di ciò, il Comune – prima di disporre l’affidamento in house – avrebbe quindi dovuto attentamente valutare la capacità di Asm Rieti di produrre benefici sulla finanza pubblica». La palla ora passa al Tar del Lazio che si dovrebbe esprimere sul ricorso il prossimo autunno. Una bella gatta da pelare.

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