Rieti, compie settant'anni Milardi
il papà dell'atletica reatina

Andrea Milardi
di Nazareno Orlandi
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Venerdì 26 Giugno 2015, 15:38 - Ultimo aggiornamento: 15:39
RIETI - Compie settant'anni il papà dell'atletica reatina, Andrea Milardi. E come poteva festeggiarli, se non accompagnando i suoi ragazzi in giro per l'Europa a gareggiare? Oggi è in Francia, a Marsiglia, per il Triathlon del Mediterraneo insieme a una sessantina di giovanissimi, la sua seconda famiglia.



L'energia è la stessa di quarant'anni fa, è intatta quella passione che ha portato un professore di educazione fisica - fratello del grande Renato Milardi artefice dei trionfi del basket locale - a costruire la migliore società giovanile dell'atletica italiana. La "sua" Studentesca Cariri. C'è chi giura di non averlo mai visto per dieci minuti fermo nello stesso posto. Parlate con Ercole Bianchetti, il suo tuttofare allo stadio Guidobaldi, e ve ne racconterà di storie.



Non un sabato e una domenica a casa dalla metà degli anni Settanta, il "boss" (così lo chiamano i fedelissimi), o "il prof", ha trascinato al campo centinaia e centinaia di reatini, con il cronometro in mano li ha motivati, non ha mai risparmiato i suoi caratteristici e spesso esagerati strillacci e ha forgiato l'ormai mitico slogan "Non famo cazz...", vessillo di ogni trasferta rossoblù.



Pochissimi, a Rieti, gli sportivi che non sono finiti nei suoi radar, generazioni intere di giovani che ogni settimana uscivano da scuola e si trasferivano al caro vecchio camposcuola, poi diventato stadio. Poi, capita pure uno tra tanti, Andrew Howe, salti in cima all'Europa e (quasi) al mondo, perché qualche anno prima Milardi l'ha strappato al calcio (il famoso provino con l'Empoli) regalandogli il motorino del figlio Alberto e imponendo l'aut aut a mamma Rene'.



Carattere spigoloso, zero peli sulla lingua, un rompiscatole di successo che ha coltivato rapporti spesso complicati con i sindaci di Rieti e con l'altro santone dell'atletica locale, quel Sandro Giovannelli con cui strappò già ai tempi dell'Alco, quando in dissenso con lui, lanciò la Studentesca Cariri. Vincente, invece, il rapporto con la Cassa di Risparmio, da Giustino de Sanctis a Sandro Rinaldi, per il quale è più di un fratello.



Ha sposato la più forte velocista italiana del tempo, Cecilia Molinari, e non c'è da sorprendersi che i loro tre figli (Alberto, Chiara e Vittoria) abbiano ereditato il dna dell'atletica-mania. Andrea Milardi resta ancora uno degli uomini più conosciuti e stimati dell'atletica italiana. Giunto ai vertici della federazione, come consigliere, dopo aver guidato anche il comitato regionale, l'apice della sua attività sono stati gli Europei Juniores organizzati a Rieti nel 2013. Con la speranza che non resti l'ultima manifestazione internazionale e che nel 2018/2019 l'Europa scelga ancora Rieti.



Venticinque scudetti vinti su e giù per l'Italia, novantanove ragazzi sistemati nei gruppi sportivi militari, e alla fine, il riconoscimento di delegato provinciale del Coni, la massima carica sportiva locale.



Andrea Milardi è uno di quelli che la città deve comunque ringraziare.
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