Amatrice, il Comune disciplina la vera
ricetta del sugo all'amatriciana
«Cracco chiami il suo piatto in altro modo»

Amatrice, il Comune disciplina la vera ricetta del sugo all'amatriciana «Cracco chiami il suo piatto in altro modo»
di Fabio Calcioli
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Martedì 24 Marzo 2015, 15:53 - Ultimo aggiornamento: 16:00
AMATRICE - Il vero sugo all'amatriciana? Da oggi c'è un rigoroso disciplinare di produzione e un marchio che lo tutela, a dispetto di interpretazioni e variazioni della ricetta originale. Che possono pure esserci, ma che non potranno mai essere ricomprese sotto la dicitura "amatriciana". “Finalmente è tutelata la ricetta tipica della città di Amatrice - spiega il sindaco, Sergio Pirozzi -. E chi vorrà metterci aglio, cipolla, basilico o pancetta, fosse anche uno chef stellato, dovrà chiamare il piatto in un altro modo, perché l’amatriciana, quella vera, è solo quella della città di Amatrice”.



La tutela della vera amatriciana è avvenuta con delibera di giunta dei giorni scorsi. Delibera che ha approvato il disciplinare di produzione del sugo all’amatriciana, sia nella versione rossa che in quella bianca. Delibera elaborata su proposta di una commissione di esperti. Il marchio De.Co. che tutela il vero sugo all'amatriciana è un marchio che garantisce l’origine dei prodotti tipici di un territorio: nella fattispecie l’origine è del territorio comunale, ma alcuni ingredienti possono provenire anche da un altro comune.



Sul sito dell’Ente comunale si può scaricare il disciplinare di produzione e, forse, si potrà così mettere anche un punto finale sulla polemica dell’amatriciana con l’aglio in camicia, nella seguitissima trasmissione televisiva di Sky.
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