RIETI - L’amore per la montagna e per lo sci sono stati tra i fari della sua vita fin da quando - all’inizio degli anni Settanta, proveniente dal suo paese natìo di Arcinazzo Romano - Alberto Troìa giunse al Terminillo per prendere servizio nella locale stazione dei carabinieri, dove aveva concluso la sua carriera nell’Arma circa vent’anni fa. In pensione con il grado di brigadiere, Troìa se ne è andato a 71 anni, molti anni dopo la prematura scomparsa della moglie Gina Federici, storica e indimenticata segretaria della Scuola Sci Piccola Baita negli anni Ottanta.
Dopo l’arrivo al Terminillo, la stazione sciistica reatina era infatti diventata la nuova casa di Alberto, dove – dividendo la vita con Rieti – aveva cresciuto la sua famiglia insieme alla moglie, conseguendo negli anni anche il titolo di maestro di sci, divenendo uno dei punti di riferimento della scuola terminillese e trasmettendo la passione anche ai figli Elisa ed Alessandro, divenuto a sua volta un apprezzato istruttore di sci.