Città del Vaticano Una delegazione ebraica dell'European Jewish Congress, composta da 5 persone in
rappresentanza dei due milioni di ebrei in Europa, è stata ricevuta da Papa Francesco per ricordare la Giornata della Memoria. L'incontro è stato l'occasione per parlare dell'ondata crescente di antisemitismo e per pregare per le vittime dell'Olocausto. “Perchè questo non accada mai più”.
Presente all’incontro anche padre Norbert Hofmann, segretario
della Commissione della Santa Sede per i Rapporti religiosi con
l’Ebraismo che ai microfoni di Radio Vaticana ha riferito che
Francesco ha introdotto l’incontro "menzionando questa
Giornata importante per gli ebrei, ma anche per tutti noi, perché
ricordare le vittime dell’Olocausto è importante perché questa
tragedia umana non si ripeta più".
Non sono mancati i ricordi personali del Papa, cresciuto in una famiglia aperta, dove amici di famiglia erano ebrei. “Suo padre riceveva sempre degli ebrei; quindi
lui è cresciuto in un’atmosfera favorevole agli ebrei. Sicchè c’erano sempre ebrei che andavano a visitarlo e così, già
da bambino, il nostro Papa ha imparato ad avere degli amici
ebrei". Uno dei suoi amici argentini al quale telefona spesso, anche solo per fare due chiacchiere, è il rabbino Abrahm Skorka. A Skorka il Papa chiese di accompagnarlo, tre anni fa, nel viaggio in Israele.