Cei, Papa Francesco scioglie le riserve: l'outsider Galantino nuovo segretario

Papa Francesco
di Franca Giansoldati
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Lunedì 30 Dicembre 2013, 11:07 - Ultimo aggiornamento: 31 Dicembre, 18:23
Sar un segretario generale ad interim, da gennaio a maggio, giusto il tempo di dare modo all'assemblea dei vescovi italiani di approvare le modifiche statutarie destinate a riformare profondamente la Cei. La notizia, anticipata dal Messaggero, è stata confermata dal bollettino della sala stampa della Santa Sede.



Papa Bergoglio ha sciolto le riserve e individuato in Nunzio Galantino, attuale vescovo di Cassano all'Jonio, in Calabria, il successore del vescovo Mariano Crociata, l'ex segretario generale che alcuni mesi fa era stato clamorosamente "promosso" e spostato in una diocesi minore (a Latina).



Un messaggio di rottura voluto per fare capire a tutti i vescovi che la musica con Francesco è cambiata, basta con i carrierismi, il funzionalismo, le strutture burocratiche che rischiano di soffocare la missione pastorale della Chiesa. Galantino è un altro outsider, un nome nuovo, che non circolava nei capannelli del totonomine nei mesi scorsi. Viene descritto come un vescovo semplice e dialogante, in sintonia con lo spirito francescano di Bergoglio. Si è sempre fatto chiamare don Nunzio da tutti, mandando in soffitta i titoli altisonanti, "eccellenza reverendissima". Nel 2012 quando ha fatto ingresso nella diocesi ha rivolto un discorso incentrato sul dialogo tra le parti sociali: "il nostro futuro si gioca più nelle relazioni che non nella contrapposizione". Un principio che gli sarà utile anche nei mesi che verranno, mesi cruciali per la definizione dei cambiamenti strutturali che il Papa vorrebbe fossero fatti alla Cei, primo tra tutti l'elezione diretta del presidente.



Il Pontefice latino-americano è convinto, e lo ha detto più volte, che, prima ancora delle strutture e degli organigrammi, la prima riforma da attuare sia quella degli atteggiamenti. Bergoglio ogni giorno fornisce l'esempio, con stile di vita sobrio, una autentica allergia agli affari, e visite simboliche come a Lampedusa, all'ospedale pediatrico Bambino Gesù e presto anche a Taranto, città segnata dalla vicenda dell'Ilva. L'udienza alla Curia romana per gli auguri di Natale è stata l'occasione, per riproporre le qualità che vorrebbe vedere nei suoi collaboratori, la professionalità, il servizio, e la santità. La riforma in corso tocca anche gli organismi e le mansioni. Il Vaticano è ormai un "cantiere", e così anche la Cei.



Incontrando i vescovi italiani riuniti in assemblea, a maggio scorso, Bergoglio ha fatto chiaramente capire che ritiene eccessivo il numero delle diocesi italiane, invitando dunque gli uffici ad una revisione della geografia ecclesiale. Bergoglio ritiene possibile che anche la Conferenza episcopale italiane, come tutti gli altri episcopati del mondo, elegga il suo presidente, anziché assistere alla nomina da parte del Papa, primate d'Italia. Inoltre vedrebbe di buon occhio che la casella di segretario venga ricoperta non già da un vescovo, come è sempre stato sinora, ma da un semplice sacerdote. Tutti cambiamenti che, però, presuppongono una modifica degli statuti Cei che va prima elaborata (le riflessioni sarebbero già avviate e dovrebbero intensificarsi da gennaio) e poi approvata,all'assemblea di maggio.



Al termine di questo processo, il cardinale Angelo Bagnasco, confermato da Benedetto XVI presidente della Cei per un secondo quinquennio nel marzo 2012, dovrà decidere se concludere il mandato o passare la mano a un presidente eletto. Con Papa Francesco c'è stima, ma la sintonia non è perfetta, tanto che Bergoglio recentemente non lo ha confermato tra i membri della congregazione per i Vescovi, il dicastero vaticano che seleziona i presuli di tutto il mondo. Alla congregazione il Papa ha invece fatto entrare l'arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti. Chiaro segno di stima, una sorta di investitura implicita.



La nomina di Galantino «si è resa urgente per il funzionamento ordinario della segreteria generale e per tutta una serie di adempimenti che ne richiedono la presenza», ha detto Padre Federico Lombardi, portavoce vaticano. «La nomina - ha sottolineato - è ad interim: monsignor Galantino ha tutte le facoltà del segretario generale, ma per ora non è stato stabilito quanto durerà il suo mandato». A questo punto, il presule che sarà temporaneamente il numero due di Bagnasco «dovrà trasferirsi a Roma per buona parte della settimana, ma al momento rimane vescovo di Cassano allo Jonio».
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