Tav, comincia il braccio di ferro. M5S: «Inutile» Lega: «Si farà»

Tav, comincia il braccio di ferro. M5S: «Blocco» Lega: «No. Si farà»
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Sabato 19 Maggio 2018, 18:46 - Ultimo aggiornamento: 20 Maggio, 15:41

Il 4 marzo aveva votato, e fatto votare, il Movimento 5 stelle, oggi ricalibra la sua posizione. «Non esistono governi amici. Nessuno si offenda». Lo ha detto Alberto Perino leader storico del Movimento No Tav parlando ad Avigliana al termine del corteo No Tav di oggi pomeriggio in bassa Val Susa. «Ci possono essere governi meno ostili - ha aggiunto - che perseguono i nostri stessi obiettivi. Ma i governi hanno dei vincoli che il movimento No Tav non ha. Il movimento continua per la sua strada».

Ma tra Lega e Movimento il braccio di ferro sulla Tav non è mica finito. A Ivrea Luigi Di Maio ha forzato il contenuto del contratto dicendo che: «È previsto il blocco». La deputata piemontese Laura Castelli si è fatta immortalare contenta nella marcia con i militanti No Tav Rosta-Avigliana. Ma dalla Lega sottolineano che nel contratto non c'è alcun blocco dell'Alta velocità. 

E parte l'interpretazione del contratto che a seconda degli schieramenti è opposta. «Siamo contenti dell'accordo fra Salvini e Di Maio, a Torino permetterà di dare le risposte che servono ai problemi del territorio, incluso il completamento della linea Tav Torino-Lione»: così sul contratto di Governo fra Lega e Movimento 5 stelle il capogruppo del Carroccio in Comune, Fabrizio Ricca, che in Sala Rossa fa parte dell'opposizione alla maggioranza della sindaca pentastellata Chiara Appendino.

«Credo che la parola ridefinizione» nel contratto Lega-M5S «possa e debba voler dire fine del progetto Tav». Lo ha detto Guido Montanari, vicesindaco di Torino, parlando «anche a nome della sindaca Chiara Appendino e della Città» da un palco ad Avigliana al termine del corteo No Tav. «La Città di Torino - ha aggiunto - è contro il Tav. Noi sosteniamo la lotta No Tav e lo faremo ancora»

La tensione sulla grandi opere è altissima con la Lega che non ne fa menzione sul proprio referendum in votazione nei gazebo e il Movimento a cui preme la ricucitura con la base. L'eurodeputata pugliese Rosa D'Amato scrive: 
«L’abbiamo scritto nero su bianco: il Tav in Valsusa va completamente ridiscusso...." "Nel contratto c’è scritto chiaramente che si lavorerà per la chiusura dell’Ilva..." Sia chiaro che nel contratto si è scelto di inserire un solo riferimento alle infrastrutture (quello della TAV Torino-Lione), demandando la trattazione di tutte le altre al vaglio del cosiddetto Comitato di conciliazione. Solo in ragione della ristrettezza temporale, non è stato possibile analizzare una ad una tutte le opere che vogliamo fermare. Erano oltre 45. Ma il fatto che non ci siano non significa minimamente che ce ne siamo dimenticati o che abbiamo abbassato la guardia!». 

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