Isis, 20 jihadisti uccisi in imboscata. Turchia scambia 180 miliziani con 46 diplomatici

Isis, 20 jihadisti uccisi in imboscata. Turchia scambia 180 miliziani con 46 diplomatici
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Lunedì 6 Ottobre 2014, 15:01 - Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 10:59

Venti miliziani jihadisti dello Stato islamico (Isis) sono stati uccisi in un'imboscata delle forze curde dopo essersi infiltrati nel settore est della città siriana di Kobane. Lo ha detto all'Afp il direttore dell'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), Rami Abdel Rahman.

Durante la battaglia miliziani dell'Isis hanno issato la bandiera nera dello Stato islamico su una palazzina nella zona orientale di Kobane. Lo riferiscono i media arabi citando testimoni turchi al confine.

Le nuove decapitazioni Un nuovo video dell'orrore scuote l'Egitto: è stato pubblicato ieri da Ansar beit al Maqdis, il gruppo jihadista attivo nel Sinai egiziano.

Il video, di 25 minuti, in alta definizione, mostra alla fine la decapitazione di tre egiziani accusati di essere «spie del Mossad», con le immagini che sfumano il dettaglio ma lasciano sentire il tremendo suono del coltello. Un altra persona viene giustiziata con un colpo alla testa. Prima dell'esecuzione si ricorda l'appello dell'Isis a uccidere le spie sioniste. Il filmato era stato in un primo tempo rimosso da Youtube, ma ora è ricomparso attraverso altri account. Nella sequenza, che segna un salto di qualità nei video di propaganda del gruppo, vanno in scena le «confessioni» dei quattro egiziani, che affermano di lavorare per il Mossad da anni. Il video si apre con un versetto che recita: «quelli che sono amici dei cristiani e degli ebrei facciano attenzione perchè in realtà sono vostri nemici». Quindi arriva la voce del portavoce dell'Isis, al Adnani, che settimane fa aveva diffuso un messaggio rivolto in particolare ai 'fratellì in Egitto e Libia a unire le forze e colpire il «nemico», in particolare gli «spioni sionisti». Infine l'orrendo rito, prima l'esecuzione con un colpo alla testa di una «spia», poi viene staccata la testa agli altri tre e posta sul loro cadavere.

Gli scontri Alcuni ufficiali curdi affermano che l'Isis ha preso il controllo di una collina strategica nei pressi della cittadina da cui può martellare con l'artiglieria tutta l'area. Intanto, proseguono furiosi gli scontri, visibili dal confine turco, dove stazionano alcuni carri armati, mentre la gran parte dei mezzi corazzati schierati nei giorni scorsi da Ankara sono stati riposizionati. Ieri alcuni colpi di artiglieria provenienti dalla Siria sono piovuti su un villaggio turco, causando il ferimento di quattro civili.

Elicotteri Apache Per la prima volta, per colpire obiettivi dell'Isis nella provincia irachena di al Anbar le forze americane hanno impiegato elicotteri da combattimento Apache. Lo ha reso noto il Pentagono, precisando che gli elicotteri sono stati usati in quattro raid tra ieri e oggi, per colpire due postazioni con mortai, una vasta unità dell'Isis e due sue unità più piccole, nei pressi di Falluja. Volando a bassa quota, gli elicotteri da combattimento sono esposti ad attacchi con missili terra aria, ma poichè nei pressi di Falluja i miliziani sono all'interno di una zona densamente popolata, era necessaria una maggiore precisione di fuoco, ha affermato un alto funzionario della difesa citato dalla Cnn. «Per la prima volta sono stati impiegati velivoli ad ala rotante in coordinamento, in sostegno ad una operazione dell' esercito iracheno», ha affermato un portavoce dell'esercito, il maggiore Curtis Kellogg, citato da altre fonti di stampa. Sempre tra ieri e oggi, ha reso noto il Dipartimento della Difesa in una nota, le forze Usa hanno condotto tre raid aerei in Siria, utilizzando cacciabombardieri e droni, ad est di Raqqa, a sud di Kobane e a sud di Dayr az Zawr. Altri due raid, a cui hanno partecipato anche le forze belghe e britanniche, sono stati condotti in Iraq nelle zone di Ramadi e Falluja.

Falluja. Un civile è morto e 8 sono rimasti feriti in un bombardamento governativo a Falluja, 60 km a ovest di Baghdad, nelle mani dello Stato islamico dal gennaio scorso. Lo hanno detto fonti mediche citate dall'agenzia irachena Nina. I jihadisti continuano intanto a conquistare posizioni nella provincia di Al Anbar, di cui Falluja fa parte. L'esercito, ha detto una fonte della sicurezza locale, si è ritirato oggi dalla regione di Abu Qaidhan, a nord del distretto di Hit, 150 chilometri a ovest della capitale.

Lo scambio La Turchia avrebbe scambiato con l'Isis oltre 180 jihadisti, fra cui due britannici, in cambio di 46 diplomatici di Ankara e tre iracheni, rapiti dallo Stato islamico nei mesi scorsi, scrive il Times, sottolineando che il governo di Londra giudica «credibile» la notizia. Sempre secondo il Times, oltre ai 46 diplomatici turchi sono stati liberati dall'Isis anche tre funzionari del personale iracheno: erano stati catturati cinque mesi fa quando i jihadisti avevano preso la città di Mosul, nel nord dell'Iraq. I nomi dei due britannici erano in una lista trapelata al giornale britannico e confermata da fonti nello Stato islamico. I due jihadisti provenienti dal Regno Unito sarebbero lo studente 18enne Shabazz Suleman e Hisham Folkard, di 26 anni.

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