Zona gialla. Lombardia, Lazio, Campania, Veneto: ecco le regioni che rischiano a Natale

Dopo Friuli Venezia Giulia e (da lunedì) l’Alto Adige in giallo non passeranno a brevissimo altre aree del Paese

Zona gialla. Lombardia, Lazio, Campania, Veneto: ecco le regioni che rischiano a Natale
di Alberto Gentili
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 1 Dicembre 2021, 15:20 - Ultimo aggiornamento: 2 Dicembre, 10:35

Zona gialla le regioni che rischiano a Natale. A sentire il presidente del Veneto, Luca Zaia, «verosimilmente, se continuerà così, tutta Italia, o quasi, passerà al giallo nelle prossime settimane». La previsione del governatore leghista è però più fosca di quanto prevedano gli esperti. Secondo l’evoluzione della pandemia nelle varie Regioni, dove per passare in giallo l’indice di incidenza deve superare 50 positivi al Covid ogni 100mila abitanti, le terapie intensive devono oltrepassare la soglia del 10% di occupazione dei posti letto e le aree mediche quella del 15%, al momento dopo Friuli Venezia Giulia e (da lunedì) l’Alto Adige in giallo non passeranno a breve altre aree del Paese.

Variante Omicron, Vaia (Spallanzani): «Siamo a coda pandemia»

IL QUADRO

In Lombardia, Valle d’Aosta, Lazio, Veneto, Marche, Liguria e Calabria il quadro viene però descritto allarmante. In queste Regioni si registrano valori vicini al 10% dei ricoveri nelle terapie intensive o al 15% dei ricoveri ordinari. Proprio il Nordest è l’area più esposta, anche per la sua vicinanza ad Austria e Slovenia, dove il virus dilaga. Governo e Regioni contano molto sul Green pass rafforzato e la conseguente stretta sui controlli in programma tra il 6 dicembre ed il 15 gennaio per frenare la diffusione del virus in un periodo particolarmente complicato come quello delle festività, quando si moltiplicano le occasioni di assembramento.

 

LE INIZIATIVE

In maniera autonoma molte città stanno già imponendo l’uso di mascherina all’aperto: ieri è stata la volta di Torino, ma si apprestano a firmare ordinanze analoghe anche i sindaci di Genova e Cagliari.

L’Anci, l’associazione dei Comuni, chiede al governo di valutare l’estensione dell’obbligo su tutto il territorio nazionale. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha ricordato che «già oggi la mascherina all’aperto è obbligatoria nei casi in cui si verificano assembramenti», ma sull’ipotesi di rimarcare in modo più netto la regola «stiamo facendo una riflessione».

IL NATALE IN GIALLO

La mascherina però non può risolvere il problema. L’arrivo della variante Omicron e lo zoccolo duro di No vax, mettono a rischio le festività natalizie. Sotto Natale infatti potrebbero passare in giallo Lazio, Lombardia e Veneto. A rischio anche Liguria, Marche, Emilia Romagna e Campania. Il che comporterebbe l’obbligo della mascherina all’aperto e (per i No vax) il divieto di sedersi al tavolo al ristorante in più di quattro persone. Molto difficilmente invece, secondo gli esperti, ci saranno Regioni che passeranno in zona arancione, area per la quale sarebbe prevista una forte differenziazione tra chi ha il Green pass rafforzato (ottenuto con vaccino o dopo guarigione dal Covid) e chi ha quello "base" che si può avere con il tampone. Ad esempio chi ha il Green pass rafforzato anche in arancione potrà muoversi liberamente, anche fuori dalla propria Regione, andare al bar e al ristorante, in palestra e in piscina, al cinema e al teatro, sciare, partecipare a fiere e convegni, frequentare mercatini, terme e parchi di divertimento. Con il Green pass base invece queste attività saranno vietate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA