Mattarella in visita da papa Francesco, altra conferma di un no al mandato bis al Quirinale

L'ipotesi del consenso su due donne per il Colle, Marta Cartabia ed Elisabetta Belloni

Mattarella in visita da papa Francesco, altra conferma di un no al mandato bis al Quirinale
di Mario Ajello
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Giovedì 16 Dicembre 2021, 09:31 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 14:49

C’è chi dice che la visita di commiato del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a papa Francesco non è  un fatto usuale. E c’è chi ricorda che l’ultima di questo tipo fu quella di Francesco Cossiga a Giovanni Paolo II il 27 aprile 1992. Di fatto, oggi, la visita. E mentre Mattarella va dal Pontefice, convinto del proprio no a una mandato bis sul Quirinale, nei palazzi della politica, e soprattutto al Nazareno, sede del Pd, si è convinti che Bergoglio o chi meglio interpreta il suo pontificato guardi a un presidente che erediti lo stesso “centrismo” di Mattarella: oltre che sul premier Mario Draghi, Oltretevere il consenso andrebbe su due donne, Marta Cartabia ed Elisabetta Belloni. Anche la visita al Papa è la riprova che Mattarella vuole smorzare ogni tipo di illazione su un secondo settennato. Dal primo incontro, il 18 aprile 2015, in Vaticano, sono stati diversi in questi anni gli incontri tra Bergoglio e il presidente Mattarella, tra cui la visita del Papa al Quirinale, nel maggio 2017.

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Mattarella, da parte sua, ha partecipato a diversi appuntamenti pubblici presieduti dal Papa, in Vaticano ma anche a Roma.

Su tutti, l’incontro internazionale di preghiera per la pace tra le grandi religioni mondiali, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio nella piazza del Campidoglio il 20 ottobre 2020. Non solo: nel febbraio dello stesso anno aveva presenziato anche all’evento della Cei “Mediterraneo frontiera di pace”, che si è svolto a Bari. La visita di congedo è anche la conclusione, almeno istituzionale, di un rapporto tra Capo dello Stato italiano e capo del mondo cattolico che è stato di sintonia politico-culturale in questi anni. Anzitutto suo rapporti Stato-Chiesa. La Costituzione italiana – ha detto Bergoglio tempo fa - ha promosso «una peculiare forma di laicità, non ostile e conflittuale, ma amichevole e collaborativa, seppure nella rigorosa distinzione delle competenze proprie delle istituzioni politiche da un lato e di quelle religiose dall’altro». Grazie a questo nel settennato mattarelliano le relazioni hanno funzionato. Non potrà essere Mattarella, vista l’indisponibilità, ma un presidente alla Mattarella sarebbe graditissimo all’altra sponda del Tevere.

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