Family act approvato, sì alla legge contro la denatalità. FdI: «Nostra astensione sofferta»

Ora la maggioranza punta all'introduzione di congedi parentali di fine vita per chi assiste familiari in condizioni cliniche irreversibili

Family approvato, sì alla legge contro la denatalità. FdI: «Nostra astensione sofferta»
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Mercoledì 6 Aprile 2022, 13:27 - Ultimo aggiornamento: 15:40

Il Family Act è stato approvato oggi: è una legge che prevede misure pensate per le famiglie con figli che hanno lo scopo di promuovere la genitorialità e la funzione sociale ed educativa delle famiglie, contrastare la denatalità, valorizzare la crescita dei bambini, promuovere l'autonomia dei giovani e favorire la conciliazione della vita familiare con il lavoro, in particolare quello femminile. È stato approvato con 193 voti favorevoli, 10 contrari e 15 astenuti. 

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«Un'altra idea pensata e presentata alla Leopolda diventa legge dello Stato. Dalla Leopolda alla Gazzetta ufficiale: il Family act. Grazie a Elena Bonetti e a tutta Italia viva. E grazie anche alla Leopolda, vivaio di idee e di speranze». Lo scrive su Twitter il leader di Iv, Matteo Renzi dopo l'approvazione definitiva del Family act al Senato.

«Finalmente in Italia la famiglia comincia ad essere considerata una risorsa e non un problema». Così Gigi De Palo, Presidente Nazionale del Forum Famiglie a margine dell’approvazione al Senato del Family Act. «Assegno unico e Family Act ci fanno, finalmente, entrare in una logica europea anche se siamo solo all’inizio. Ringraziamo tutte le forze politiche che su questi temi hanno dimostrato di essere coese e la Ministra Elena Bonetti per il lavoro di questi due anni. Adesso occorre migliorare tutti insieme l’assegno unico e lavorare su un piano per la natalità che possa utilizzare i fondi del PNRR. In Italia abbiamo una risorsa più importante del gas e del petrolio che - purtroppo - non valorizziamo abbastanza. Si tratta delle famiglie, che risolvono silenziosamente tantissimi problemi e che - se solo si investisse su di loro - farebbero risparmiare miliardi di euro», conclude De Palo.

«Fratelli d'Italia si astiene in maniera sofferta su un provvedimento importante e col quale si poteva ottenere molto di più. Ci aspettavamo tempi più certi per affrontare questo tema, ma anche più coraggio. Servivano più risorse e fondi per contrastare la drastica riduzione delle nascite, che nel futuro potrebbe avere conseguenze devastanti per la nostra nazione.» Così il senatore di Fratelli d'Italia, Gianpietro Maffoni annunciando il voto al Family act, al Senato. «Non sono state approvate una serie di modifiche proposte da FdI, come la promozione del part time quale scelta per le neo mamme, la gratuità di servizi per l'infanzia e il ricalcolo dell' Isee, strumento essenziale per l'applicazione di aiuti nei confronti delle giovani famiglie - ha aggiunto - E ancora, poco coraggio sui congedi di paternità o sulle adozioni internazionali. Insomma, non vogliamo essere complici di un provvedimento che non trova le risposte che cercavamo e di decisioni che non hanno la forza di attuare le politiche di cui oggi avremo bisogno. Noi da sempre siamo a fianco della famiglia e non ci sottrarremo mai a tavoli costruttivi dove ci si potrà battere per tutelarla».

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«Il provvedimento che approviamo oggi riguarda la vita quotidiana di milioni di mamme e papà. Con il Family act abbiamo fatto un primo passo a sostegno della genitorialità e della funzione sociale ed educativa delle famiglie, di contrasto alla denatalità per valorizzare la crescita armoniosa e inclusiva dei bambini e dei giovani, sostenendone l'indipendenza e l'autonomia finanziaria». L'ha detto nell'aula del Senato la presidente della commissione Lavoro, Susy Matrisciano del M5s che è anche relatrice del provvedimento. «Gli emendamenti sono stati presentati solo dalla principale forza di opposizione, mentre la maggioranza ha rinunciato, preferendo ricorrere alla presentazione di ordine del giorno impegnativi per il governo così da fornire una guida al Governo per l'adozione dei decreti delegati e dell'azione complessiva cui l'esecutivo porre mano a corredo e completamento dei contenuti del disegno di legge - ha aggiunto - In particolare è stato chiesto di costituire un Tavolo tecnico per riforma Isee, in un ordine del giorno sottoscritto da tutte le forze politiche di maggioranza e da FdI, così come l'introduzione di congedi parentali di fine vita per chi assiste familiari in condizioni cliniche irreversibili, che abbiamo rifiutato trattamenti sanitari o che abbiamo dato il consenso a cure palliative, e con un altro ordine del giorno l'introduzione del caregiver familiare, che ancora oggi non ha cittadinanza nel nostro ordinamento».

Ha infine ringraziato «tutte le forze politiche, la ministra Bonetti che con il suo atteggiamento di grande collaborazione e flessibilità ha contribuito al conseguimento di questo risultato e l'ex ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo co-firmataria del disegno di legge e che ha curato tutta la parte di sua competenza, anticipando, tra l'altro, il recepimento dei principi presenti nella direttiva Ue 1158/2019 sui congedi parentali ed equilibrio tra attività professionale e vita familiare».